Buscema divorzia dall’MpA in un solo giorno. (Dopo quattro anni)

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Le crisi suscitate dall’MpA all’interno dell’Amministrazione Buscema sono state di solito piuttosto lunghe e travagliate. Questa – l’ultima – è durata meno di 24 ore, al termine delle quali il sindaco Buscema ha buttato fuori colui che fino a questo momento è stato il suo vice: Giorgio Cerruto. 

 

Il casus belli è arrivato dalle dichiarazioni rilasciate imprudentemente dal coordinatore cittadino MpA/PdS Peppe Minardi (che peraltro mai prima d’ora si era fatto notare per aver assunto posizioni di alcun tipo nei confronti dell’Amministrazione, nè di lui si ricordano iniziative politiche in città): a pochi giorni dall’approvazione in Consiglio comunale del Piano di riequilibrio finanziario (che – non dimentichiamolo – porta “idealmente” la firma dell’assessore al Bilancio Santino Amoroso, tecnico indicato in quota MpA), Minardi è riuscito a demolire ognuna delle scelte politiche che vi sono contenute. “Il Piano è uno strumento e una tappa di vitale importanza per il nostro Comune nel percorso che abbiamo fatto insieme in questi cinque anni – ha replicato subito Buscema – per cui le gravissime considerazioni di Minardi appaiono del tutto incompatibili con la permanenza in Giunta di una rappresentanza dell’MpA (o perlomeno di quel che ne è rimasto)”.

 

Gli assessori Cavallino e Amoroso si sono affrettati a raccogliere all’invito del sindaco di prendere immediatamente le distanze da Minardi e dallo stesso MpA: pena, la revoca dell’incarico. 

“Nella elaborazione del Piano sono stati pienamente coinvolti tutti gli assessori, i consiglieri e anche i dirigenti del Comune di Modica – ha ricordato Amoroso – e tra questi, in particolare, i rappresentanti in Giunta e in Consiglio comunale dell’MpA, così come gli altri componenti della maggioranza che hanno poi votato favorevolmente l’atto, consentendone l’approvazione”. 

Molto più duro e politico Cavallino che dice: “E’ stato proprio il sottoscritto a cercare un dialogo e un confronto con il partito, insieme a qualche altro consigliere, per meglio affrontare la situazione. Ma nessuna indicazione è pervenuta dal coordinatore o dal suo leader. Anzi è calato un assordante silenzio in questi mesi che non ha lasciato spazio, volutamente, a proposte fattive”. 

Entrambi hanno rassegnato le loro deleghe nelle mani del sindaco, dicendosi pronti alle dimissioni, ma Buscema ha preferito prendere atto della loro fuoriuscita dal MpA e tenerli in Giunta, scaricando invece Cerruto, da cui “non è arrivato alcun segnale nè ufficiale nè ufficioso”: “Evidentemente – ha commentato il primo cittadino – non ha considerato opportuno attestare la propria fiducia non tanto a me quanto all’operato dell’Amministrazione di cui fino a questo momento ha fatto parte”.

 

“Mi preme in ogni caso precisare – ha concluso il sindaco Buscema – che l’alleanza con l’MpA era stata costruita per realizzare gli obiettivi programmatici che sono stati perseguiti e in gran parte raggiunti in questi anni, primo tra tutti quello del risanamento finanziario che trova nel Piano un momento fondamentale per il futuro della città.

Purtroppo la liquefazione del MpA e la posizione in cui si è messo quel che di questo partito rimane in città, rende inevitabile che da questo momento in poi i nostri percorsi siano diversi”.