Gli otto “in pectore” per la corsa al Palazzo

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Se vi dicessimo che sarà l’esito delle elezioni nazionali a determinare, a cascata, i nuovi equilibri della politica locale e di conseguenza anche chi, tra i tanti potenziali candidati sindaco del capoluogo, avrà reali chance di riuscita, non aggiungeremmo nulla di nuovo a ciò che solitamente si conosce.

Ciò che invece potrebbe essere interessante è che, sotto banco, in alcuni casi anche ricorrendo ad accordi intestini o a strette di mano in chiaro scuro, in tanti già si stanno muovendo per conquistare la poltrona più ambita di Palazzo dell’Aquila, per le amministrative di primavera.

 

Di certo si conosce il desiderio dell’ex Assessore comunale di Ragusa Francesco Barone di voler correre a tutti i costi per la poltrona di Sindaco, anche se ancora non sono ben chiare le modalità. Barone è attuale coordinatore cittadino di Pid – Cantiere Popolare, dopo aver lasciato il PdL, per seguire le orme del suo padre politico Innocenzo Leontini, in cui futuro, per inciso, è tutto legato all’esito delle elezioni del 24 febbraio. Barone non ha sinora rilasciato dichiarazioni ufficiali sui suoi intendimenti, ma non si escluderebbe un lavoro ben oltre l’appartenenza politica, magari con un progetto civico che poi prenderà forma con una candidatura supportata da una o più liste civiche. Rimane però il dubbio di chi seguirebbe Barone in questa sua avventura. Chissà chi, tra i partiti tradizionali, ha voglia di convergere in questo progetto per la Città? Pare che qualche intesa ci sia ma al momento nulla di ufficiale né di ratificato.

 

Ciò che in molti, invece si chiedono, è quale sarà la scelta che sarà compiuta nell’area di riferimento dell’ex sindaco Nello Dipasquale, deputato regionale della lista Crocetta. Come conseguenza naturale, anche alla luce delle scelte compiute mesi addietro, il suo erede dovrebbe e potrebbe essere il suo ex vicesindaco, Giovanni Cosentini, che fuori dal Pid lo ha seguito in Territorio senza batter ciglio. Ma ciò che appare ovvio, non sempre in politica è scontato. E così non sarebbe assurdo immaginare un Dipasquale che strizza l’occhio ad un esponente politico che è stato suo diretto avversario proprio nella conquista di Palazzo dell’Aquila nella sua prima legislatura. E chi se non Franco Poidomani? Questa è una ipotesi interessante, che sarebbe al pari di un’altra possibilità, ossia tirar dentro il calderone un rappresentante della società civile, meglio ancora se imprenditore e piuttosto conosciuto, sul cui nome non vi è alcuna certezza.

 

E a proposito di ex candidati a sindaco, potrebbe rispuntare il nome di Sergio Guastella, diretto avversario di Dipasquale nella scorsa  tornata elettorale, sostenuto dal movimento Città, che ha contribuito a fondare. Ma non sarebbe escluso neanche la possibilità di una diretta scesa in campo di uno dei due attuali consiglieri di Palazzo dell’Aquila, rappresentanti di quel movimento che si era proposto come grillo parlante in seno alla civica assise, ma che forse ha fatto un pò poco. Dunque potrebbe esser chiamato a guidare il movimento Enrico Platania.

 

Ovvia poi la presenza di un esponente del Movimento Cinque Stelle che, come ci hanno insegnato le elezioni regionali, potrebbe avere molte, ma molte, chance!

 

Tutto da decifrare, invece, ciò che potrebbe accadere all’interno del Partito Democratico. Se la matematica non è una opinione la candidatura dovrebbe spettare, quasi di diritto, a colui il quale si è tanto battuto negli ultimi mesi per un posto all’Assemblea regionale Siciliana. Dunque il segretario cittadino Peppe Calabrese, tra l’altro titolare della maggior parte di tessere del circolo ibleo, potrebbe finalmente ambire alla poltrona più prestigiosa del “palazzo”, dopo tra l’altro esser stato il consigliere più votato dell’attuale legislatura. Certo è che si conoscono bene le diatribe e le tribolazioni interne al circolo ragusano. Si sa bene che c’è il pro e il contro Calabrese. E se sono stati tutti uniti e compatti – come loro stessi hanno più volte rimarcato nelle elezioni regionali – a sostegno del candidato Calabrese, sembra difficile che tale alleanza possa essere riproposta anche per le amministrative, dove i vecchi rancori e le cordate di partito torneranno nuovamente in auge.

 

L’altra incognita piuttosto interessante è il PdL. Nei fatti si hanno a disposizione Giovanni Occhipinti che non ce l’ha fatta a conquistare uno scranno a Palermo e Salvo Mallia che sinora è stato un nome di riferimento a Viale del Fante, ma che potrebbe voler proseguire la sua esperienza politica-amministrativa a Palazzo dell’Aquila. Al momento il PdL non avrebbe altri nomi su cui spendersi, dopo l’esodo dei mesi scorsi. Non è escluso, però, che dopo il 24 febbraio il deputato Nino Minardo possa guardarsi intorno e stupire l’elettorato del PdL con un nome nuovo rispetto a quelli già noti.

 

Una certezza pare ci sia, o vorrebbe esserci, in casa Udc. C’è chi si sta liberamente muovendo come candidata a sindaco del partito dello scudo crociato, dopo la legittimazione ricevuta lo scorso ottobre dal segretario regionale Giampiero D’Alia, prima ancora del voto per l’Ars. Certo era una dichiarazione fatta in un periodo di campagna elettorale, ma che comunque ha convinto pienamente Sonia Migliore, che al momento pare essere l’unica donna, candidata a sindaco in pectore. Ma in casa Udc tutti la pensano allo stesso modo e hanno fatto quadrato sulla Migliore? In questo caso è fondamentale l’esito delle nazionali per meglio capire quale il ruolo che l’Udc ibleo potrebbe giocare a Roma. Anche se al momento dal partito non vi è stata alcuna dichiarazione ufficiale per la Migliore, ed invece non sarebbero mancati musi storti tra i dirigenti su questa ipotetica candidatura a sindaco.

Infine si dice che anche l’ex consigliere comunale Filippo Frasca, oggi coordinatore provinciale di Grande Sud potrebbe provare a diventare primo cittadino. Già a conti fatti ipotesi di candidature ce ne sarebbero abbastanza per una sola poltrona, ma questo è solo l’inizio, peraltro ufficiosissimo!