Si autosospende mezzo UDC. Il primo è Franco Antoci

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Fulmine a ciel sereno in casa Udc. L’ex presidente della Provincia regionale di Ragusa Franco Antoci, due consiglieri comunali di Palazzo dell’Aquila, ovvero Gianluca Morando e Filippo Angelica, il segretario cittadino Salvatore Brinch e altre 25 persone componenti la segreteria ragusana si sono autosospese dal partito dello scudo crociato. Le motivazioni sono racchiuse in una nota sottoscritta da ben 29 persone, che riportiamo integralmente per meglio comprendere le motivazioni alla base di tale decisione, definita dagli stessi estensori, sofferta, ma motivata.

 

L’accelerazione impressa dal Governo Regionale alle scadenze elettorali per province e comuni – si legge nel documento –  porta ad una poco opportuna sovrapposizione della campagna elettorale in corso con l’attività preparatoria delle elezioni amministrative.

I partiti politici devono quindi iniziare subito un percorso di contatti ed accordi in vista delle imminenti scadenze elettorali.

A tal proposito, da parte del Segretario provinciale Pinuccio Lavima, ci è stata data comunicazione dell’azzeramento dei coordinamenti cittadini e della conseguente avocazione alla Segreteria provinciale di ogni iniziativa politica riguardante il Comune di Ragusa e gli altri Enti che vanno al rinnovo amministrativo in primavera; a ciò si unisce l’indicazione e/o mancata smentita di candidature a sindaco, nate e sviluppatesi sulla stampa e all’esterno del partito, senza che il partito stesso, nei tempi e nelle forme dovute, sia mai stato coinvolto.

Si è arrivati così, nel partito – si continua a leggere nel documento –  ad una ulteriore tappa di un percorso che ha visto sempre più l’accentramento, nella figura del Segretario provinciale, di ogni possibile iniziativa politica e che ha visto, viceversa, l’organizzazione periferica diventare sempre più irrilevante e demotivata.

Tutto ciò non ci consente di condividere ulteriormente i percorsi politici che l’Udc provinciale sta seguendo e ci spinge, per la nostra e l’altrui serenità, ad autosospenderci dal partito, pur continuando a credere nei suoi valori ideali”.

 

Alla fine della nota i 29 si augurano che in futuro possano maturare le condizioni, attualmente inesistenti, per riprendere un comune cammino.

 

Una porta lasciata socchiusa per verificare se le cose si possano sistemare anche se appare un po’ difficile. “E’ bene – ha dichiarato Franco Antoci – mettere i puntini sulle i dopo aver parlato più volte e lungamente con i vertici del partito su ciò che non andava nella gestione ed anche in riferimento alle posizioni, già a tutti note, di esponenti del partito candidati a Sindaco di Ragusa, senza che il partito si sia mai espresso in tal senso”.

Il riferimento è assolutamente chiaro, si sta parlando di Sonia Migliore, ex assessore a Palazzo dell’Aquila, dove lei stessa vorrebbe ritornare, ma da primo cittadino. La Migliore, ad onor del vero, è già in piena campagna elettorale con tanto di comitato elettorale già aperto e pronto all’uso.

“Ciò che amareggia su una questione prettamente politica, e non certo personale, è il silenzio dei segretari provinciale e regionale – a cui tra l’altro è indirizzata questa nota – che pur sapendo che il partito non si è ancora ufficialmente espresso in termini di candidature per Palazzo dell’Aquila, non ha smentito la candidatura della Migliore. In un tacito silenzio tutto si sta consumando. E mi sembra paradossale continuare ad essere il Presidente provinciale di un partito che non tiene in debito conto non solo il mio pensiero,  ma anche quello di altre 28 persone che come me si sono trovati innanzi una candidatura, non discussa. E così, come sempre dico io, ad ogni giorno la sua pena. E oggi è stata questa”.

 

A far eco al Presidente sospeso del partito dello scudo crociato, anche il segretario cittadino Salvatore Brinch.  “Il gesto compiuto è per chiedere innanzitutto il rispetto della democrazia e delle regole interne che vi sono nel partito. Invece nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un partito, con la sua segretaria provinciale, che ha operato come se fosse un organo monocratico che non rispetta i comitati di base, il territorio e le regole interne. Sulla questione poi relativa alla Migliore, ritengo si tratti di una autocandidatura, che non è scaturita da alcun dibattito. Sarebbe paradossale oggi parlare di candidature a sindaco, senza conoscere l’esito delle elezioni nazionali e anche le probabili alleanze che si potrebbero stringere. Ecco perché non si tratta di una candidatura scaturita da un confronto, ma di altro che noi non abbiamo condiviso”.

 

Sorpresa la reazione di Orazio Ragusa: “Sono sicuro che è una questione che possiamo affrontare tutti insieme, nel modo migliore possibile, incontrandoci per un confronto diretto e interno al partito”. Ma, a parte i dovuti tentativi di conciliazione, nel merito precisa: “Il Segretario provinciale ha fatto un ottimo lavoro che ha portato all’elezione di un deputato regionale. Se poi ci sono motivi diversi da quelli che si dichiarano per fare questo passo, si abbia il coraggio di dire le cose come stanno”.