La Conferenza Stato – Regioni “congela” il Piano Passera

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Il confronto sul Piano per lo sviluppo aeroportuale – che declassava Comiso a scalo regionale – è stato rinviato a dopo le elezioni e dunque con il nuovo Governo.

 

La Conferenza Stato – Regioni, che si è riunita a Roma, ha rinviato la discussione su questo punto: non ci sarebbero state, infatti, le condizioni tecniche e i tempi necessari per un parere sull’atto ministeriale che contiene la proposta di individuazione di 31 aeroporti di interesse nazionale, presentata dal Governo al termine della legislatura.

Già la Commissione Infrastrutture e Mobilità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si era espressa in questo senso. Era presente l’assessore regionale siciliano alle Infrastrutture Nino Bartolotta, pronto a sostenere l’inserimento dello scalo di Catania nella lista “Core network” e di Comiso nella lista degli aeroporti di interesse nazionale. L’assessore Bartolotta ha fatto presente “l’importanza strategica del sistema aeroportuale della Sicilia orientale all’interno dell’area Euro-Mediterranea”.

 

“Lo scalo aeroportuale di Catania – si legge ora in una nota del Governatore Crocetta – in considerazione dei dati di traffico e del bacino di utenza, deve essere inserito, anche a livello comunitario, all’interno della rete Core network e lo scalo di Comiso deve essere considerato a pieno titolo tra gli scali di interesse nazionale, in considerazione del ruolo strategico nel processo di  sviluppo territoriale e dell’integrazione, anche a livello gestionale, con lo scalo di Catania. Nei prossimi giorni, i tecnici del dipartimento regionale infrastrutture e mobilità  parteciperanno al tavolo tecnico per far valere le motivazioni e le ragioni a difesa degli scali aeroportuali siciliani”.

Nel frattempo oggi all’Ars si doveva discutere la mozione presentata dall’onorevole Pippo Digiacomo per spingere il Governo regionale al voto contrario sul declassamento degli aeroporti siciliani: la seduta dell’Aula è stata però rinviata al 28 febbraio (dopo le elezioni Politiche).