Piero Torchi: “Buscema dica piuttosto i motivi per cui verrà ricordato”

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Caro Buscema,
ho letto con attenzione le tue dichiarazioni sullo stato finanziario del Comune e studiato con attenzione e distacco professionale la tua campagna di comunicazione. Desidero fare su entrambe alcune valutazioni, non condividendo le prime e giudicando, anche professionalmente, inefficace la seconda, oltre che dannosa per la città.
Scusami  se per risponderti non uso né spot televisivi, né manifesti, innanzitutto perchè non ne avrei la possibilità e poi perché giudico un’offesa alle difficoltà che molta gente vive oggi nella nostra città, in primis dipendenti e collaboratori dell’Ente, utilizzare anche un solo euro per una polemica che non appassiona nessuno e che è oramai diventata un boomerang per la tua amministrazione.
Avrebbe potuto risponderti il presidente del Consiglio, richiamandoti a quel “patto tra gentiluomini” stipulato la notte nella quale la tua amministrazione e maggioranza, priva dei numeri e, fino ad un quarto d’ora prima dell’approvazione dell’atto, anche di un documento condiviso ed approvato dai revisori, ebbe bisogno della responsabile presenza dell’opposizione per varare un “piano di riequilibrio” sul quale avevamo, e continuiamo ad avere, grandi perplessità. Ma, si sa, per farlo, e soprattutto per mantenerlo, un “patto tra gentiluomini” in politica ci vuole spessore umano ed istituzionale, inversamente proporzionale alla frenesia elettorale ed alla presunta convenienza del momento; condizioni che non sono mai appartenute a questa amministrazione.
Avrebbe potuto risponderti l’opposizione consiliare, ma basterebbe rileggersi gli interventi in consiglio comunale della sera in cui si approvò la bozza di piano, per verificare come tutto ciò che hai, ed avete, sostenuto per anni si sia rivelato falso e soprattutto si sia trasformato in un boomerang mediatico senza precedenti per chi ti ha sostenuto e per la tua amministrazione. Basterebbe solo ricordare gli appena 16 milioni di euro di nuovo debito che i revisori hanno registrato tra il 2010 ed il 2012, frutto dello sbilancio tra previsioni di entrata ed effettivo incasso a fronte dell’incremento della spesa, altro elemento, certificato, che da solo ti smentisce in maniera clamorosa. Per i dettagli ti rimando ancora una volta ad un PUBBLICO CONFRONTO, lo stesso che in democrazia dovrebbe essere la pietra miliare di ogni valutazione politica. Ancora una volta ti invito: scegli tu ora, data e luogo; fatti supportare da assessori e dirigenti. Io, ti prometto, verrò da solo; anzi in compagnia delle vere cifre e dei veri dati perché come ho sempre sostenuto “la verità non teme confronti”.
E però sono convinto che oramai questi temi interessino pochi, e pochissimo la città. Modica vuole sapere quali saranno le soluzioni, come faremo ad evitare in extremis di perdere anche il Tribunale, il Liceo Classico, buona parte dei servizi sanitari, dopo aver perduto, con la tua amministrazione, Università, uffici postali, presidi delle forze dell’ordine. Modica vuole sapere come farà a tornare una città sicura, dopo che in questi anni sono aumentati furti e rapine, dopo che nessuno si sente più sicuro neppure a casa propria e, purtroppo, dopo aver sperimentato fenomeni quali gli scippi in pieno centro storico, mai registrati in precedenza. Modica vuole sapere come farà a rientrare nei circuiti turistici nazionali e internazionali, dopo la “campagna di dissuasione” portata avanti in questi anni, nei quali della nostra città si è solo parlato per le cose che non hanno funzionato e per le questioni finanziarie, restituendo al mondo l’immagine di una città grigia e triste. Modica vuole sapere come farà a creare di nuovo lavoro, ad impedire che quanti hanno investito vadano via, a rientrare nel circuito dei finanziamenti, laddove in 5 anni nessun nuovo finanziamento di un’opera pubblica, progettata, pensata e voluta da questa amministrazione è stato portato a casa. Tutte cose per le quali non necessitavano soldi, ma solo lavoro, attenzione, dedizione e, soprattutto, un progetto.
Per queste ragioni, per esperienza professionale, su questo ti consiglio di fare una seria e vera campagna d’informazione: ricordando a ciascuno dei cittadini, oltre ai giornalieri lamenti ed alle quotidiane accuse a chi vi ha preceduto, ripetute come una stanca litania per 5 lunghi anni, i motivi per i quali sarete ricordati. E già che ci sei ricordalo pure a qualcuno dei tuoi assessori che, continuando a sussurrarti in un orecchio, continua a farti sbagliare ed a trasferire su dite, che a me sei pure simpatico, la profonda avversione che la città prova nei suoi confronti e nel suo modo di intendere il rapporto con i cittadini. Già che ci sei spiega come mai i dirigenti da te nominati si sono ammutinati, dando vita ad una guerra intestina senza precedenti, ed esautorando, di fatto, dalla gestione del piano di riequilibrio sindaco ed amministrazione. Magari, se ti resta tempo, spiega come mai tutti quelli con cui hai iniziato a governare col tempo hanno preferito abbandonare la nave al suo destino, sia a sinistra che a destra, lasciandoti, proprio nel momento più delicato solo ed in balia al tuo destino.
Quel puzzle, caro Buscema, piuttosto che richiamare ala mente dei cittadini il lavoro svolto, richiama l’immagine di una città smembrata, distrutta, fatta a pezzi da una politica distante e disattenta, capace di compromettere in soli 5 anni quanto conquistato, lottando con i denti, nei venti anni precedenti, capace di licenziare lavoratori, non pagarne altri per mesi, perdere quella visione solidale che ne aveva fatto la fortuna. Forse l’immagine del puzzle allora va bene, perché il compito cui sarà chiamato chi dovrà sostituirti sarà quello di dover ricostruire Modica, la sua identità e, soprattutto, la sua speranza.

Piero Torchi