Chiede l’apparecchio acustico: l’Asp non risponde da 8 mesi

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Dopo 8 mesi senza risposte, ha deciso di scrivere all’Asp, all’assessorato regionale alla Sanità, al Ministero della Salute, per chiedere come è possibile che ci voglia tutto questo tempo a dire “sì” o “no” alla sua istanza per ottenere un apparecchio acustico.

La vittima di questo piccolo, ulteriore caso di malasanità è un pensionato modicano che lo scroso 26 giugno, dopo i necessari controlli e con il supporto delle attestazioni mediche necessarie, ha presentato all’Asp 7 e in particolare all’U.O. Ass.Integrativa e Protesica di Modica, l’istanza per ottenere un apparecchio acustico.

“Non avendo ricevuto alcun riscontro, né in senso positivo né in senso negativo – spiega – ho più di una volta chiesto informazioni al Dirigente Medico responsabile, la quale mi ha sempre invitato ad attendere, spiegandomi che l’ufficio dà priorità alle pratiche relative a bambini e lavoratori.  A distanza di 8 mesi dalla data di presentazione dell’istanza vorrei che venisse chiarito, a me e a tutti gli altri utenti che si trovano nella mia stessa condizione, se è legittimo il comportamento della U.O. in questione”.

In effetti la legge dice espressamente che “l’autorizzazione alla fornitura è rilasciata dall’Asl di residenza previa verifica dello stato di avente diritto del richiedente”, che “in caso di prima fornitura deve essere rilasciata entro venti giorni dalla richiesta”, e che “trascorso questo termine si intende concessa (silenzio assenso)”.

“Ma nonostante questa previsione di legge – spiega l’utente in questione – non mi è possibile accedere alla concessione dell’apparecchio da parte delle strutture convenzionate con l’Asp, perché nell’Attestazione di presentazione dell’istanza è detto esplicitamente che “la autorizzazione si intenderà concessa solo a seguito di espressa comunicazione da parte di questa Azienda”  e che “in assenza di anzidetta autorizzazione il presidio richiesto non potrà essere posto a carico dell’azienda, ma sarà a carico esclusivo dell’istante”. Ritenendo assolutamente penalizzante per gli utenti che più di ogni altro accedono a questo tipo di servizio, ovvero le persone anziane, con invalidità certificata, che in alcuni casi, come me, ne hanno assolutamente bisogno anche per ragioni di sicurezza (legate principalmente alla guida dell’automobile), chiedo che vengano le condizioni di erogazione del servizio nei termini di legge o mi vedrò costretto a rivolgermi alla Procura della Repubblica”.