Spacciava droga a Modica Alta: albanese a processo

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Chiusa l’istruttoria dibattimentale, è stato rinviato per la discussione il processo per spaccio di sostanze stupefacenti a carico dell’albanese Julian Hoxia. I fatti per i quali l’imputato è comparso davanti al giudice Elio Manenti,  risalgono al 28 agosto dello scorso anno quando il presunto spacciatore venne arrestato mentre era in procinto di cedere una dose di eroina ad un tossicodipendente. Rinchiuso da allora a Piano del Gesù, all’Hoxia è stata applicata la misura cautelare del carcere. A rispondere alle domande del vice procuratore onorario Diana Iemmolo sono stati lo stesso imputato, la sua compagna 26enne Elisa Jonay, un modicano 41enne presunto acquirente della sostanza stupefacente, l’ispettore di Polizia Rosario Sigona che diresse le operazioni di appostamenti e pedinamenti che portarono all’arresto dell’ Hoxia, un agente che partecipò all’operazione e due connazionali amici dell’imputato. L’assuntore interrogato in aula ha confermato in aula che quel 28 di agosto aveva un appuntamento davanti alla chiesa sconsacrata di San Nicola in Modica Alta con l’Hoxia, fra i tossicodipendenti conosciuto come spacciatore, proprio per acquistare da questo una dose di eroina. Cosa che non poté fare a causa dell’intervento della polizia. Nessuna dose di stupefacenti, però, veniva rinvenuta. Non ne aveva lui né tanto meno lo spacciatore che, portato all’ospedale Maggiore, veniva sottoposto anche a rx nel caso le avesse ingoiate per occultarle. Veniva anche perquisita, inutilmente, l’abitazione dell’albanese e controllata la convivente all’epoca incinta. Nemmeno nelle vicinanze del luogo del blitz degli agenti di polizia trovarono alcunché. L’Hoxia era attenzionato dalle forze dell’ordine da quando, all’inizio dello scorso anno, da Roma, dov’era un noto spacciatore con numerosi precedenti penali, si era trasferito a vivere a Modica con la compagna. Ma anche qui, a quanto pare, avrebbe da subito cominciato a frequentare cattive compagnie.