Addio alle Province: funziona il “modello Sicilia”

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Il voto definitivo si avrà solo domani, ma la riforma che cancella le province dalla storia della Sicilia è già realtà: oggi l’Ars ha concluso il dibattito, con l’approvazione degli emendamenti della maggioranza.

E’ la vittoria di Crocetta, ma anche dei grillini, che già si arrogano il merito della “rivoluzione”: dunque è soprattutto la testimonianza del funzionamento di quel “modello Sicilia” tanto evocato a livello nazionale, quanto a possibilità di dialogo tra Pd e M5S.

Ora  la riforma andrà compiuta, nei dettagli, entro e non oltre il 31 dicembre. Nel frattempo, le Province verranno commissariate. Scongiurate le elezioni di fine maggio, mentre per gli organi dei liberi consorzi si opererà con una elezione “di secondo grado”: ovvero non attraverso il voto dei cittadini, ma tramite quello dei rappresentanti dei Comuni che compongono il Consorzio, che potrà essere formato sulla base di alcuni paletti: primo fra tutti quello della popolazione, che non potrà essere inferiore ai 150 mila abitanti.