A Ragusa la solidarietà passa attraverso la rete, con il “Food sharing”

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Non si può più parlare di disagio, ma di vero e proprio dramma povertà. Anche a Ragusa, che da tempo non è più isola nell’Isola. E a lanciare l’allarme è un “osservatore” autorevole come il vescovo, Paolo Urso. Il presule, che attraverso le parrocchie e gli enti caritativi diocesani conosce tanti drammi della povertà, ha chiesto un intervento forte. Eppure, in tempi di crisi, non si riesce a combattere lo spreco. L’immagine è quella dei cassonetti accanto ai supermercati o ai ristoranti spesso pieno di cibo, e di chi va a frugare. Sempre più italiani, tante persone anziane. In questo contesto c’è chi ha deciso di utilizzare la rete per lanciare un messaggio attuabile in modo concreto: “Condividere è meglio che sprecare. Basta un semplice click”. E’ stata attivata una piattaforma digitale contro lo spreco: il sito www.foodsharingragusa.blogspot.it Un metodo semplice che lega due esigenze: aiutare chi ha bisogno e combattere un intollerabile spreco, spesso “dettato” dalle ferree norme sul trattamento dei prodotti alimentari e non. “Il metodo è semplice – spiegano i promotori dell’iniziativa -, si dona agli altri il cibo, ancora perfettamente commestibile, invece di gettarlo nella spazzatura. Si condivide con gli altri il cibo che non si riesce a consumare, magari perché invenduto, prodotto o acquistato in eccesso, purché sia ancora buono e perfettamente commestibile.  Il tutto in modo facile e gratuito, sfruttando le potenzialità della rete, con un semplice click”. Chi può donare? Tutti possono farlo liberamente, negozi di alimentari, supermercati, bar, ristoranti, panifici, produttori agricoli, associazioni di volontariato, Onlus e semplici cittadini. Una volta iscritti al sito, donatori e beneficiari potranno mettersi in contatto attraverso un sistema di messaggistica interna per concordare le modalità di consegna – ritiro. In cambio di nulla. Il servizio infatti non prevede una registrazione a pagamento e il cibo è scambiato gratuitamente. Il dato interessante riguarda anche il coinvolgimento dei singoli cittadini, e non solo dei produttori agricoli o della catena di distribuzione. Chiunque, anche chi ha del cibo in più in dispensa, può partecipare a questa iniziativa. Basterà inviare una email con l’elenco dei prodotti. Gli organizzatori la riporteranno nella sezione “News” del sito. Poi gli altri utenti, sia privati che associazioni di volontariato, potranno rispondere per concordare con il donatore le modalità di ritiro. Già l’amministrazione comunale aveva avviato una rete, con produttori e parte della distribuzione, per raccogliere generi alimentari. Qualche quintale di merce è già stata donata e, tramite Istituti di beneficenza, distribuita a chi è in difficoltà.

[Fonte: Giornale di Sicilia]