Non ha ancora un nome il cadavere di Santa Croce

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Rimane ancora avvolto nel mistero il ritrovamento, lo scorso 27 settembre, del cadavere di una donna, in una stradina vicino lo stadio di Santa Croce. I carabinieri hanno sequestrato oltre trenta reperti trasmessi alle sezioni specialistiche dei carabinieri del Racis di Roma e al Ris di Messina. L’incertezza più consistente rimane quella che non si è riusciti a risalire all’identità della vittima. In queste settimane, i militari non hanno trovato denunce di scomparsa, o di fuga o di allontanamento dalla propria abitazione, che possano essere compatibili con le informazioni in possesso degli investigatori. I militari, in stretto contatto con l’autorità giudiziaria, stanno valutando la possibilità di rivolgersi anche alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, per tentare di reperire quelle informazioni che potrebbero dare una svolta alle indagini. Procedendo per tentativi, gli investigatori avrebbero escluso che si tratti di una donna italiana in quanto qualcuno avrebbe dovuto presentare denuncia di scomparsa. Non dovrebbe essere nordafricana, perché raramente viaggiano senza i loro uomini o parenti. Rimarrebbe la possibilità che sia dell’est europeo. Il fatto che non abbia con sé alcun monile, né documenti, né segni che possano servire per l’identificazione, ha creato non poche difficoltà. Al momento si hanno solo la radiografia di un’arcata dentaria dalla quale si evince che è incompleta, i brandelli di abiti che indossava, un telefono cellulare la cui funzionalità è a serio rischio considerato che è stato esposto ad agenti atmosferici ed altro per parecchio tempo, ed un casco, anch’esso trasmesso al Ris. Tra gli elementi più particolari, il ritrovamento di una scarpa,  41 di taglia, indossata dalla vittima che aveva una corporatura minuta e di poco più di un 1,60 metro di altezza. Il fatto, poi, che il cadavere fosse in avanzato stato di decomposizione, non ha consentito al medico legale che ha eseguito l’autopsia di poter risalire alle cause del decesso. Di certo, non ci sono fratture ossee e si attendono a breve i responsi sugli esami tossicologici.