Scalo di Comiso alternativo a Fontanarossa

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Marcello Bocchieri

L’eventualità che l’aeroporto di Comiso possa essere utilizzato come scalo alternato a quello di Catania in caso di chiusura di quest’ultimo per emissione di cenere vulcanica dall’Etna, è stata discussa eri a Roma nella sede dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. Soddisfatti per l’esito dell’incontro i vertici di  Soaco e Sac, le società di gestione dei due aeroporti Rosario Di Bernardo e Gaetano Mancini.

In caso di emissione di cenere vulcanica e quindi di impossibilità ad utilizzare lo scalo di Fontanarossa, il Magliocco potrebbe fungere da alternativa ospitando fino a quattro voli l’ora schedulati da e per Catania.
L’esigenza – discussa nel corso della riunione tecnica – è stata quella di individuare criteri specifici, cosa che l’Enac farà successivamente con la partecipazione dei vari soggetti interessati, dalle società di gestione degli scali, alle  compagnie aeree. 
Presente alla riunione, il presidente della Soaco, Rosario Di Bernardo ha espresso soddisfazione per la decisione dell’Enac di ottimizzare le procedure di interoperabilità tra gli aeroporti di Comiso e Catania.
Di Bernardo si dice consapevole che “il “Magliocco” non sia paragonabile come dimensioni alle aerostrutture catanesi e palermitane, ma – sostiene – fungere anche semplicemente da scalo da alternato a quello di Catania per 4 voli l’ora, in caso di necessità, sarebbe un successo”.
Obiettivo della riunione anche l’esame delle linee guida da adottare  per ottimizzare ulteriormente le comunicazioni agli utenti nei casi di limitazioni dei voli e chiusure degli scali della Sicilia orientale durante le emergenze legate all’attività dell’Etna.
“La Sac –  ha detto Gaetano Mancini, amministratore delegato della Sac  – sta lavorando per garantire ai viaggiatori diretti a Catania il minor disagio possibile in caso di emergenze a Fontanarossa. Superfluo dire come l’eventuale utilizzo di Comiso quale alternato di Catania, per quanti limitato a 4 movimenti l’ora, non potrà non contribuire alla crescita del “Magliocco”, un gioiellino il cui sviluppo sta molto a cuore al management Sac”.