Quando la programmazione si fa dal basso. A Ragusa nasce “Rete cultura”

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“Scambiare idee, condividere una programmazione più ampia, evitare sovrapposizioni”. Questo il senso di un’importante iniziativa lanciata da Sandro Vero e che ha permesso, per la prima volta, di raccordare una buona parte degli organizzatori di eventi culturali a Ragusa. Per mezzo di un gruppo facebook chiuso, che si chiama “Rete Cultura”, gli addetti ai lavori potranno scambiare informazioni, raccordarsi, confrontarsi, ma soprattutto promuovere i loro eventi in maniera organica. Da un po’ di tempo, infatti, si è assistito al fenomeno di troppe “sovrapposizioni” di eventi, talvolta anche simili, negli stessi giorni e nelle stesse ore, privando ogni singola manifestazione di un’efficace riscontro di pubblico, dato che quest’ultimo era costretto a scegliere. Un problema da risolvere, sicuramente, ma scaturito da qualcosa di estremamente positivo, essendo infatti sintomo del fatto che sono, finalmente, tanti gli eventi culturali organizzati a Ragusa da altrettanti organizzatori. All’interno del gruppo si potrà quindi condividere un’idea, scambiarsi informazioni, comunicare gli eventi, ma soprattutto pianificare i singoli mesi: grazie all’idea del giovane jazzista modicano Giacomo Caruso, è stato creato un calendario interattivo, riservato agli operatori, tramite il sistema “teamup”. Ogni organizzatore potrà, prima di “piazzare” un evento, verificare se nella data scelta sono già presenti altri appuntamenti. Una cosa facile da consultare, se consideriamo che in diversi casi ci sono cartelloni culturali organizzati per tempo, e non capita spesso di organizzare eventi last minute. Al gruppo “Rete cultura” hanno già aderito moltissimi operatori di rilievo della città e della provincia. Notevole soddisfazione per tale scelta da parte dei componenti di Youpolis, che più di un anno fa avevano a mezzo stampa fatto un appello a tutte le realtà culturali della città affinché si coordinassero. “Il nostro appello per un po’ di tempo è rimasto inascoltato – spiegano il presidente Simone Digrandi e i membri dell’associazione che si occupano di cultura, Giosè e Nando Chessari, Michele Cannella, Aldo Lanzoni – ma per forza di cose si è capito che siamo in tanti a voler fare in città ed è necessario un coordinamento per evitare la frammentazione di pubblico. Un grazie speciale a Sandro per l’idea e un invito a tutti a collaborare con coerenza ed entusiasmo”. Tra le diverse cose che erano state proposte a suo tempo, anche l’idea di creare un portale unico per convogliare la promozione di tutti gli eventi culturali, progetto che, una volta concretizzatasi questa collaborazione tra le diverse realtà, potrebbe magari essere una buona soluzione ulteriore. L’invito, è a chi ha aderito di interagire pienamente affinché questo coordinamento diventi costante e coerente, e per chi ancora non ha aderito, a richiedere l’iscrizione al gruppo, o contattare Sandro e gli altri responsabili. In tutto questo, però, una questione ai componenti di Youpolis rimane poco chiara: “Se moltissimi cittadini lamentano e dicono che ‘a Ragusa non si fa mai niente’ o ‘Ragusa è morta’, non è quasi un paradosso il fatto che, al contrario, si facciano talmente tante cose che bisogna organizzarsi per evitare le sovrapposizioni?” Una domanda rispetto alla quale il laboratorio ibleo dell’associazione Youpolis sta riflettendo su come trovare una risposta.