“Il Comune è una barca senza timoniere”. Dibattito in Consiglio dopo il mini rimpasto

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Non poteva non essere incentrata sul recente avvicendamento in Giunta deciso dal sindaco Piccitto la mezz’ora di comunicazioni da parte dei consiglieri che tradizionalmente apre il consiglio comunale di Palazzo dell’Aquila.

«Non possiamo non fare un commento politico sulla sostituzione di Claudio Conti con il signor Salvatore Corallo e sul significativo ridimensionamento operato nei confronti dell’assessore Stefania Campo, alla quale viene lasciata solamente la delega della Cultura. Sembra chiaro che tutto ciò sia frutto di pressioni politiche di quello che oggi si conferma essere un partito, con logiche di equilibrio di potere. Vorrei chiedere al sindaco, oggi non presente, quale vantaggio avrà la città di Ragusa dall’ingresso in Giunta di un rispettabile ristoratore comisano a discapito di due tecnici che avevano avuto la nomina nella squadra assessoriale per meritocrazia e competenze, come hanno più volte sottolineato gli esponenti iblei del movimento Cinque stelle. Sono ansiosa di leggere il curriculum, non appena sarà pubblicato, del neo assessore che si occuperà del ramo Lavori pubblici». «Questa tempesta, o meglio l’uragano tanto pubblicizzato, che si sta scagliando da nove mesi sulla città di Ragusa – ha continuato Angelo Laporta nonostante le sistematiche interruzioni dei Cinque stelle che puntualmente arrivano ogni volta che l’esponente di Territorio prende parola – non ha prodotto nulla di positivo. Le ultimi azioni del sindaco ci fanno capire che questa barca è senza timoniere, o se c’è non adempie ai doveri. Un sindaco che decide di mettere fuori Giunta un esponente senza neanche comunicarlo in modo ufficiale al diretto interessato non è credibile». «Dopo aver letto di questo avvicendamento, mi spiace non vedere in consiglio né il sindaco né il neo-assessore – ha aggiunto Gianluca Morando di Movimento civico ibleo – sarebbe stato utile capire il perché ciò sia avvenuto. Capisco che i proclami in campagna elettorale spesso rimangono solo parole, occorre comunque spiegare alla gente che quei principi di trasparenza e meritocrazia tanto sbandierati adesso appaiono scomodi e quindi si sono del tutto trascurati».

Cambia decisamente argomento Dario Gulino. Il capogruppo dei Cinque stelle decide però di intervenire in aula come portavoce di un’altra organizzazione politica. «Sono stato contattato dal comitato di Ragusa di “Fratelli di Italia” per portare all’attenzione del consiglio l’apertura, avvenuta lo scorso 10 aprile, di un centro di accoglienza per rifugiati politici extracomunitari nei locali di un condominio in via Psaumida, senza che i condomini e nemmeno l’amministrazione comunale venisse avvisata. Un locale, mi hanno riferito, sprovvisto di autorizzazione sanitarie e non a norma. Ci uniamo all’appello rivolto all’amministrazione da parte di “Fratelli di Italia”, tramite comunicato stampa, affinché si faccia chiarezza sulle procedure seguite dagli enti di competenza coinvolti». «Anche se non mi contatta il movimento politico “Fratelli di Italia” – ha rimarcato Giorgio Mirabella – mi hanno contattato i residenti di via Psaumida, preoccupati. E’ grave che l’Amministrazione fosse totalmente all’oscuro della vicenda. Deve partire immediatamente una interlocuzione tra Comune e Prefettura al fine di tutelare sia cittadini che gli ospiti del centro di accoglienza».

Rinviati i primi due punti all’ordine del giorno, ovvero le due proposte inerenti al servizio “Nido in famiglia per madri di giorno”, per mancanza di alcuni pareri richiesti all’ufficio Avvocatura, il consiglio ha approvato, dopo una lunga sospensione, la revisione generale del Regolamento del Gruppo comunale volontari di Protezione civile, deliberato dalla Giunta il 20.02.2014. Approvata anche la proposta di deliberazione inerente la determinazione del prezzo di cessione e la verifica delle aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie, uno dei primi atti propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione.