Aspettando la Madonna Vasa Vasa

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Meteo permettendo domani per il 369° anno consecutivo il mezzogiorno pasquale dei modicani sarà in piazza Monumento. Chi fisicamente, chi con il pensiero non ci sarà modicano, vicino o lontano, che non rivolgerà il proprio pensiero all’incontro tra i simulacri della Madonna e del Cristo risorto, appuntamento immancabile da generazioni che negli ultimi anni è diventato un evento di attrazione globale per turisti e curiosi. Non è difficile incontrare 30 mila persone riversarsi lungo corso Umberto per il tradizione scambio di auguri, per assistere ad un rito sempre uguale a se stesso eppure incredibilmente sempre coinvolgente. Già in un documento del 1645 si parla di questa festa facendo riferimento ad un tale “Mastro Pietro Baldanza” il quale ogni anno “….nella festa della Resurrezione fa una dimostrazione con la figura della Madonna con certo artificio di legnami che pare la figura fosse viva ed induce molta devozione….”. E’ la prima testimonianza scritta dell’esistenza della festa anche se le sue origini potrebbero andare ancora più in là nella storia, fino agli anni del Medioevo. Neanche le guerre hanno fermato l’uscita dei simulacri dalla Chiesa di S.Maria di Betlemme. Negli anni la festa ha acquisito diversi significati simbolici. Soprattutto all’inizio del 900 anche il tradizionale volo delle colombe, dal mantello nero della Madonna in lutto, era visto come un segnale sul futuro raccolto. Il giorno di Pasqua era anche l’occasione per conoscere le future o i futuri consorti che, vestiti a festa, arrivavano da ogni parte di Modica. Negli anni naturalmente certi significati si sono persi ma rimane sempre il grande senso di commozione ed il silenzio quasi surreale che precede il momento dell’incontro, dei baci e della benedizione. Quest’anno il comitato organizzatore ha apportato qualche piccola novità. Oltre alla tradizionale uscita delle 11, ve ne sarà un’altra alle 9. La statua della Vergine percorrerà viale Quasimodo nel quartiere Vignazza, facendo tappa a S.Margherita e nella Chiesa della Catena prima di rientrare in quella che è la sua casa per il resto dell’anno. Alle 11, come si diceva, l’uscita del simulacro del Cristo con toni trionfali per celebrare la resurrezione. Subito dopo, quando il primo corteo scompare dalla vista, esce la Madonna in lutto, che non sa ancora della Resurrezione, seguita da un suono lugubre di un tamburo. Comincia il girovagare per le vie del centro storico fino all’incontro di mezzogiorno. Qua c’è il primo bacio, un omaggio al potere temporale rappresentato da Palazzo S.Domenico. E’ in questo momento che il rito diviene un vero e proprio messaggio di pace pasquale. E’ qua che troviamo il misterioso potere che possiede la festa della Madonna Vasa Vasa. Davanti la chiesa di S.Pietro il secondo bacio, omaggio al potere ecclesiastico. Prima di rientrare a S.Maria il terzo bacio, omaggio al popolo che nel frattempo si è radunato sul sagrato. Altra novità di quest’anno sono i due baci supplementari che avverranno all’interno di S.Maria.