Quelli rimasti aperti per ferie, a Ragusa. Ma soli e abbandonati

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“La festa di San Giovanni è alle porte, ma nessuno è venuto a coinvolgerci nel calendario di iniziative. Non è stato fatto nemmeno il tentativo, almeno per i giorni nei quali si festeggerà il Santo patrono, di concordare le chiusure e le aperture dei locali ubicati nel quadrilatero di vie attorno alla Cattedrale, in modo da offrire ai turisti e ai visitatori il miglior servizio possibile”.
Con queste parole Francesco Giunta, proprietario di un risto-bar in via Mariannina Coffa, commenta la sensazione di isolamento che vivono gli esercenti del centro storico di Ragusa superiore. “Io ho deciso di tenere aperto il locale anche nelle due settimane a cavallo di Ferragosto, e così per l’intero mese”, continua Giunta: “ma si tratta di una scelta personale e non certo correlata agli eventi in programma per la festa patronale. Proprio il programma dei festeggiamenti” (qui il .pdf da scaricare), ha aggiunto: “l’ho visto per caso, da poco, solamente perché un turista l’ha lasciato sul tavolo“.

Si tratta di una delle testimonianze di quei commercianti ragusani che ad agosto hanno deciso di non chiudere per ferie. “Abbiamo inaugurato il locale da qualche mese” spiega Giunta “non era certamente il momento adatto per andare in vacanza, proprio quando i ‘grandi colossi’ del centro sono chiusi! I clienti ci sono, soprattutto stranieri, ai quali diamo anche le indicazioni per raggiungere Ibla. Ho persino appeso sulla porta di ingresso una cartina” conclude “in modo da essere il più chiaro possibile, perfino in inglese”.
Francesco Giunta racconta anche di una città vista con gli occhi dei turisti, ovvero, per quanto riguarda il centro di Ragusa superiore, sguarnita di attrattive, di servizi di collegamento e di adeguate informazioni.

“Sto imparando a dare le informazioni in perfetto inglese ormai” conferma Orazio D’Aparo, il proprietario della rivendita di Tabacchi in via Salvatore: “in molti entrano per chiedere come fare ad arrivare a Ragusa Ibla, dove trovare negozi aperti e come raggiungere l’hotel Mediterraneo, visto che le mappe satellitari indicano ancora la traversa di via Salvatore come la via di collegamento ma la strada è ormai senza sbocco e dalla via Roma non si può più transitare.
Io ho deciso di non chiudere, come del resto nel 2013″ spiega il signor D’Aparo: “rispetto alla scorsa estate devo dire che i clienti sono più che raddoppiati, per lo più turisti e residenti in centro di diverse nazionalità che non sono andati in vacanza, neanche loro!”.

Afflusso di clienti che non manca nemmeno al panificio “Sacro Cuore” di via Carducci, aperto per l’intero mese di agosto, mezza giornata anche la domenica. “Una scelta ripagata dal movimento di acquirenti che quest’anno è decisamente maggiore“, ha affermato il proprietario Giuseppe Sansone. “Abbiamo lavorato anche nelle due settimane ‘sacre’ per i ragusani che solitamente non rinunciano mai di trascorrere al mare almeno i giorni più caldi, prima di rientrare per San Giovanni“.

Intere zone del centro cittadino invece sono caratterizzate dalle saracinesche abbassate ed il cartello esposto fuori, che augura buone vacanze. Piazza a Cappuccini per esempio, come le strade attorno i giardini pubblici di Villa Margherita oppure il Corso Italia fino ai Salesiani.
Aree urbane solitamente animate da negozi, panifici, fruttivendoli, salumerie, macellai ed edicole si presentano silenziose al sole di agosto. La maggior parte degli esercenti dà appuntamento ai propri clienti per il 25, quello il giorno in cui la città intera tornerà ad animarsi.
La scelta delle chiusure dovrebbe seguire una strategia precisa”, ha sottolineato Salvo Ingallinera, presidente dell’Ascom di Ragusa dal mese di giugno 2014: “e non risultare la semplice somma di singole scelte. In una città che ambisce a spostare significativamente il proprio asse economico verso il turismo“, aggiunge “non si dovrebbe lasciare nulla al caso. Certamente occorrerà una programmazione adeguata, alla quale l’Asco ha in programma di lavorare in maniera puntuale, affidandosi a logiche proprie del marketing turistico”.

E infatti è pronto a partire un tavolo tecnico permanente per coordinare le chiusure ed aperture delle attività commerciali nel territorio ibleo, istituzionalizzando di fatto il coordinamento convocato in occasione della concertazione sulla chiusura dei centri commerciali di Ragusa e Modica nella giornata di Ferragosto.
Oltre ai vertici Ascom, del tavolo tecnico permanente potrebbero far parte i delegati dei centri commerciali insistenti a Ragusa, i rappresentanti della grande distribuzione alimentare, esponenti della piccola e media impresa di settore, tutti gli attori economici coinvolti compresi ovviamente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria.

“L’esperienza della riunione convocata ad inizio agosto, che ha interessato anche l’Ascom di Modica, si è rivelata molto positiva”, ha spiegato il presidente Ingallinera. “Questa sarà la strada da seguire per prendere decisioni condivise, nel massimo rispetto possibile delle esigenze di più parti coinvolte. Un passo avanti è rappresentato dal fatto di avere convenuto assieme ai sindacati di formalizzare questo tavolo a partire dal mese di settembre, a cui la sezione Ascom auspica partecipino anche i rappresentanti delle strutture che stavolta non erano presenti e comunque operanti nel territorio cittadino”.

[Fonte: La Sicilia]