La Cucina dell’Amore. “Se l’eccitazione è un sintomo d’amore, l’appetito che cos’è?”

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La cucina coniugale, materna, filiale, omo, lesbo, paterna ed extra-coniugale. L’occasione per parlare della “Cucina dell’amore” viene tra le grotte di Calitri, allo Sponz Fest di Vinicio Capossela: e chi meglio di Carmelo Chiaramonte, il cuciniere errante, legato al cantautore errante da un passato di variegate condivisioni artistiche e gastronomiche, poteva incantare il pubblico sbarcato in Irpinia con questo viaggio nel viaggio, quello dei sensi tra ricette segrete, ormai dimenticate.
carmelo chiaramonte e vinicio capossela a calitriSe Capossela, da direttore artistico, ha scelto di affrontare il tema dell’amore dal lato degli sposalizi, con uno sguardo nostalgico a quelli che tra gli anni ’50 e ’70, in Irpinia, si festeggiavano come rito collettivo al ritmo di musiche travolgenti, Carmelo Chiaramonte ha organizzato due lezioni – giovedì 28 agosto scorso, alle 12.30 e alle 20.30 – muovendo da un vero e proprio sopralluogo aromatico nelle canzoni di Vinicio, laddove le note s’intrecciano a sapori decisi ed evocativi, come quelli dell’amore masticabile e di cattive compagnie di banchetto.

Dall’ossitocina ai sapori del letto, dall’erbario erotico alla cucina impudica, le lezioni di Carmelo Chiaramonte sono diventate conversazioni intorno al Mediterraneo, tra ricette raccontate e immagini buone a mostrare a fondo quanto siamo circondati da forme di gastronomia voluttuosa: pietanze d’alcova e da corteggiamento (tra cui i famosi pani da fidanzamento della tradizione siciliana), i piatti della coppia che sta per scoppiare e certe soluzioni culinarie per abbandonarsi all’amore in cucina, sapendo che in camera da letto non ci sono i fornelli.

la cucina dell'amore2Le memorie aromatiche di Manuel Vasquez Montàlban e le sue Ricette Immorali ricorda Carmelo Chiaramonteanalizzano le differenti possibilità di creare una pietanza attraverso unanalisi sensoriale semi seria su certe lenzuola matrimoniali. Ma già in tempi non sospetti è esistita una conoscenza popolare, a volte leggendaria, di vere e proprie ‘ricette incantesimo’: piante afrodisiache, testicoli di venere e una cucina carnivora densa di formiche-miele e rettili alla brace“.

Il monologo, composto sulla scia delle performances che Carmelo Chiaramonte ha compiuto per Lezioni di Cucina all’Auditorium Parco della Musica di Roma (“Morso, Sesso e felicità”, “Le ricette immorali di Manuel Vasquez Montàlban”), è stato supportato da una bibliografia  di 30 volumi, per un invito esplicito al pubblico ad approfondire ciò che, diversamente, si può apprendere da molti racconti in giro per l’Italia.

 

PORCHE DOLCEZZE