Colpo di pistola in bocca: è morto il 17enne di Vittoria

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Dal 20 agosto scorso lottava tra la vita e la morte in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania, ma questa mattina il suo cuore ha cessato di battere.

È finita così, in un letto d’ospedale, senza un vero perché, la vita del 17enne di Vittoria, a causa di un colpo di pistola alla bocca. Il giovane vittoriese era stato rivenuto in un lago di sangue dalla polizia di Vittoria nei pressi della Chiesa di San Domenico Savio e le sue condizioni erano apparse disperate fin dal momento del trasferimento, con l’ambulanza del 118, al Guzzardi.

Dalla ricostruzione delle forze dell’ordine era emerso che il ragazzo, intorno alle 11 del mattino, era uscito di casa portando con sé la pistola semiautomatica calibro 6.35 regolarmente detenuta dal padre e si era recato nell’abitazione di un 35enne vittoriese per discutere della restituzione di una somma di denaro.
E poi erano saliti sull’auto di quest’ultimo per raggiungere un bar, ma durante il tragitto era nata una colluttazione e dentro l’abitacolo, in maniera accidentale, era partito un colpo dall’arma che il ragazzo teneva nella tasca posteriore dei pantaloni.
Il proiettile si era conficcato sul cruscotto dell’automobile senza ferire nessuno, ma l’uomo era sceso dalla macchina e la lite era continuata in strada.

I due si erano poi separati e, mentre il giovane era andato via a piedi, il 35enne si era rimesso alla guida della propria auto.
Il 17enne a quel punto, però, forse troppo scosso, aveva raggiunto il piazzale della Chiesa San Domenico Savio e lì avrebbe esploso il colpo che, a distanza di dieci giorni, lo ha ucciso.

Il magistrato di turno ha già disposto la restituzione della salma alla famiglia.