Se l’importante non è partecipare, lo sport ragusano rimane in fondo

1

Eppur si muove. Lentamente, ma costantemente, la provincia di Ragusa guadagna qualche posizione nella speciale classifica di sportività delle province italiane stilata dal Sole 24 Ore.

Se nel 2012 eravamo sprofondati al 99° posto (su 110 province), nel 2013 avevamo recuperato otto posizioni assestandoci al 91°.
Quest’anno, dopo i dati comunicati dal presidente del Coni Giovanni Malagò, la provincia iblea rimonta ancora e “sale” all’86° posto.

Chiaramente il nostro è un voler vedere il bicchiere mezzo pieno, ma è indubbio che 13 posizioni recuperate in due anni non è un dato proprio da buttare. Fuori portata le prime posizioni, Trento (terzo successo in otto anni), Genova e Macerata, nel mirino adesso ci sono Viterbo, Campobasso e Asti.
La più “sportiva” delle provincie siciliane è Catania, 63° posto, maglia nera invece per la sarda Ogliastra e per Agrigento che chiudono la classifica.

Ma come funzione questa classifica di sportività?
Si tratta di una classifica che sintetizza numerosi aspetti dello sport: dalle società sportive ai risultati, dagli sport di squadra alle discipline individuali, dalle fasce di popolazione (bambini, donne, amatori) ai settori economici e all’ambiente; senza dimenticare la storia sportiva dei territori e i grandi eventi internazionali.
In complesso: 30 indicatori (10 per gli sport di squadra, 10 per quelli individuali e altrettanti riferiti agli aspetti sociali ed economici) che si aggiungono a quelli relativi ai tesserati Coni: da una parte gli atleti, dall’altra i tecnici-ufficiali di gara.

Entrando nel dettaglio Ragusa si piazza all’80° posto per gli sport di squadra, al 78° per sport e società, all’85° negli sport individuali. Il fiore all’occhiello dello sport ibleo è rappresentato dal settore paralimpico. Le politiche sociali e l’attenzione verso lo sport disabile hanno avuto i loro frutti visto che Ragusa si piazza all’8° posto generale.

Discreti anche il 27° posto del comparto “Ciclismo – Nuoto – Atletica – Tennis” ed il 28° delle squadre femminili, dato per altro destinato a migliorare l’anno prossimo quando entrerà nel computo anche la finale scudetto della Passalacqua. Curiosi i risultati raggiunti nelle categorie “Coppe Europee” (35°) e soprattutto “Sport invernali” dove ci piazziamo al 38° posto, a pari merito di Cremona, Pordenone  e Gorizia.

Le note dolenti arrivano dallo spazio riservato allo sport dei bambini dove addirittura si sprofonda alla posizione 103 (sempre su 110), dal numero di tesserati Coni (atleti e tecnici) con un 99° ed un 98° posto e dal turismo sportivo, piazzatosi all’80° posto.

Qui le classifiche interattive complete.