Abbate preoccupato per il Piano di Riequilibrio. Presto il verdetto del Ministero

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Potrebbe essere ormai questione di giorni, per avere il verdetto definitivo del Ministero dell’Interno sul Piano di riequilibrio finanziario al Comune di Modica. Pare sia infatti in programma per martedì prossimo, 23 settembre, un’ulteriore audizione da parte della Sottocommissione ministeriale incaricata di esaminare gli atti degli enti locali che scelgono questa via per evitare il dissesto, con il sindaco Abbate e i suoi funzionari.

E nel fascicolo di Modica pare non manchino le criticità, nonostante il Piano sia stato rimodulato ben tre volte da parte del Consiglio comunale, rispetto alla prima bozza la cui paternità è addirittura della precedente amministrazione Buscema: l’ultima risale proprio ai primi giorni di settembre, sebbene in questa circostanza i Revisori non abbiano consentito ad Abbate di scrivere tra le previsioni una delle misure che aveva in mente per rientrare negli obiettivi di riduzione della spesa, ovvero i prepensionamenti di 79 dipendenti, che comporterebbero un risparmio di 6 milioni per l’ente, ma che non possono essere formalizzati prima che l’Inps fornisca le relative certificazioni.
Proprio questo argomento era stato oggetto di una delle relazioni inoltrate al Ministero e alla Corte dei Conti da parte dell’avvocato Antonio Barone, che il sindaco ha incaricato per essere assistito nelle interlocuzioni con il Ministero.

La preoccupazione per una possibile bocciatura del Piano di riequilibrio non manca, tanto che il sindaco Abbate pare abbia approfittato della sua “missione romana” dei giorni scorsi (ufficialmente per incontrare, insieme al deputato modicano Nino Minardo del Ncd, il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi per il Palazzo degli Studi e altre questioni), per una consultazione informale con il Ministero dell’Interno, in vista dell’appuntamento di martedì, che potrebbe appunto essere decisivo.
Se il Piano non dovesse passare, infatti, si andrebbe dritti al dissesto finanziario, strada che hanno già conosciuto i comuni di Comiso e Ispica e a cui va vicino il Comune di Scicli.

La preoccupazione del sindaco è testimoniata anche dal fatto che abbia deciso di sospendere le determine di incarico ai componenti del suo staff, “congelando” per il momento i loro compensi, come ha confermato anche ieri sera durante la seduta ispettiva del Consiglio comunale, rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione.