Il cioccolato di Modica come lo Zibibbo? La città pronta al riconoscimento Unesco

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Se lo Zibibbo di Pantelleria è diventato patrimonio immateriale dell’Unesco, perché non può diventarlo anche il Cioccolato artigianale di Modica?

Quella dell’iscrizione alla World Heritage List è solo una delle sfide con cui la città esce da ChocoModica e comincia a guardare al futuro.
Se sulle idee per l’edizione 2015 gli organizzatori – presenti ieri alla conferenza stampa conclusiva il sindaco Ignazio Abbate e il direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica Nino Scivoletto, assente il patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci – non si sono voluti sbottonare quasi affatto, se non limitatamente all’ipotesi che l’evento possa essere prolungato per più giorni e nemmeno necessariamente a dicembre, su ciò che avverrà da qui ad un anno le idee sembrano farsi chiare: Expo 2015, innanzitutto, a cui è stato dedicato molto spazio nel corso del filone convegnistico dell’evento, e la Giornata europea del Cioccolato, che il Consorzio di Tutela ha chiesto alla deputazione europea di istituire su proposta di Modica e che potrebbe essere presentata, perché no, proprio all’esposizione universale di Milano.

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A tutto questo, Comune e Consorzio si preparano forti di una sfilza di numeri che decretano, dal loro punto di vista, il successo dell’evento e un credito per la sua continuità: “Abbiamo venduto”, ha detto il direttore del Consorzio Scivoletto “20 mila ticket dei bus navetta. E se consideriamo questo afflusso come un terzo del totale, arriviamo tranquillamente a dire di aver accolto 60 mila visitatori. Nel nostro Museo del Cioccolato abbiamo dovuto regolare gli accessi e dico già all’Amministrazione che, grazie alle opere d’arte in cioccolato realizzate, anche grazie alla collaborazione con il Liceo Artistico, presto avremo bisogno di nuove pareti. Allo stesso modo, grazie alla collaborazione con l’Istituto Alberghiero, abbiamo servito qualcosa come 800 chili di cioccolato solo nel nostro laboratorio. Ma è da rilevare”, ha concluso: “che abbiamo voluto caratterizzare questo evento specialmente per la sua componente culturale”.

“Per noi”, ha confermato il sindaco Ignazio Abbate: “è stato un modo per mettere in vetrina la città come punto di riferimento per l’intera Sicilia. Il fatto che Expo sia stato partner, che qui a Modica si sia firmato il protocollo d’intesa tra il Cluster Bio Mediterraneo e il Cluster Cacao e Cioccolato, non è certo un caso. Siamo consapevoli che quella è una sfida per l’Italia intera e vogliamo coglierla anche noi, raccontando una città che non è solo cioccolato, ma che sul cioccolato può costruire meccanismi di vera crescita e sviluppo economico dalle ricadute stabili.
Chi è venuto qui è rimasto conquistato e per questo siamo convinti di aver fatto bene a fare un investimento importante e di aver fatto in modo di estendere anche la porzione di centro storico interessata dagli eventi. Ringrazio tutti coloro che non si sono risparmiati, lavorando con sacrificio notte e giorno perché tutto funzionasse alla perfezione: la città” ha concluso il sindaco “era pronta a questo evento, come dimostrano i tanti attestati di turisti che hanno apprezzato l’ordine, la pulizia, i servizi, cose ormai non scontate in alcuna parte della città”.