Gli otto consiglieri di minoranza a Ragusa chiedono di azzerare i gettoni di presenza

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Nel settembre scorso, a proprie spese, realizzarono e diedero alle stampa un “contro-booklet” dal titolo significativo: Un anno di disamministrazione. Come mettere a soqquadro un’intera città, evidentemente dedicato all’attività dell’amministrazione Piccitto.

Ora gli stessi otto consiglieri di minoranza Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro, Angelo La Porta, Elisa Marino, Sonia Migliore, Giorgio Mirabella, Gianluca Morando e Manuela Nicita (quest’ultima, ex pentastellata, “entrata nel gruppo degli otto” da poco, mentre il neo PD Mario Chiavola ne è uscito), alla luce del nuovo regolamento del comune di Ragusa che elimina i monogruppi, hanno presentato un ordine del giorno finalizzato all’azzeramento dei costi della politica comunale.

Ecco i dettagli della loro proposta, nel comunicato diramato alla stampa:

Dopo avere modificato, a colpi di maggioranza, lo Statuto comunale eliminando i monogruppi consiliari mortificando le identità e le sensibilità politiche di ciascuno dei consiglieri, adesso i grillini coadiuvati dal Movimento Partecipiamo, dal Movimento Città e da una parte del PD porteranno all’attenzione del Consiglio Comunale la modifica del Regolamento essenzialmente per contingentare i tempi di intervento in aula, unitamente ad altri provvedimenti restrittivi, tutti rivolti alle opposizioni in un contesto di contenimento della spesa pubblica.
Assistiamo inermi ai continui sberleffi alla democrazia partecipata che la compagine penta stellata ci riserva ma se il fine è quello di ridurre la spesa pubblica allora NOI saremo d’accordo e invitiamo tutti i gruppi consiliari, senza tentennamenti, di approvare per l’intero mandato, di rinunciare a percepire i gettoni di presenza per la partecipazione alle sedute di Consiglio Comunale ed delle Commissioni Consiliari.
La stessa cosa chiediamo al Presidente del Consiglio, al Sindaco e agli Assessori, ovvero di rinunciare a percepire l’indennità di funzione.
In pratica si chiede di approvare misure per rendere praticabile, da un punto di vista amministrativo, la rinuncia gli emolumenti per i consiglieri, il Sindaco, componenti l’amministrazione e il Presidente del Consiglio.
Sarà l’occasione per capire chi veramente intende la politica come Servizio.