A Comiso una Commissione vigilerà sul servizio di refezione scolastica

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Si è riunita martedì la Commissione mensa scolastica, l’organo consultivo istituito dal Comune di Comiso come strumento di relazione tra gli utenti del servizio e gli organi preposti al controllo del medesimo.

Fanno parte della Commissione il sindaco Filippo Spataro, gli assessori Fabio Fianchino Vittorio Ragusa, il dirigente dell’Area III Nella Siragusa, il responsabile del settore Pubblica istruzione Salvina Calandra e un’ampia rappresentanza di insegnanti e genitori.

“L’istituzione della Commissione mensa rappresenta uno strumento di coinvolgimento dei genitori anche nell’esplicarsi del servizio di refezione scolastica nell’ottica di renderlo sempre più gradito e di migliorarlo grazie anche ai suggerimenti diretti delle famiglie”,  ha commentato il sindaco Spataro: “Nel contempo, è un segnale forte e tangibile della massima attenzione che questa Amministrazione riserva alla scuola in tutta la sua realtà. La Commissione mensa, infatti, tra le sue funzioni, ha quella di verificare la quantità, qualità e il livello di gradimento dei singoli piatti, il rispetto del menù e delle tabelle dietetiche vigenti, di proporre soluzioni migliorative dell’organizzazione complessiva del servizio”.
“Continua l’impegno dell’Amministrazione in carica per rendere sempre più efficiente il servizio di refezione scolastica”, ha dichiarato l’assessore Fianchino: “Dopo aver abbassato il ticket della refezione scolastica a carico delle famiglie, l’aver anticipato notevolmente in quest’anno scolastico l’avvio del servizio, l’aver rivoluzionato il menù, ancora più ricco e diversificato, adesso l’istituzione di quest’organo democratico fortemente voluto dall’Amministrazione Spataro si pone come il momento più avanzato di efficientazione di un servizio importante e delicato, per le evidenti implicazioni con la salute di tutti gli alunni, nell’ottica di una democrazia partecipata e condivisa”.
“La Commissione mensa“, ha concluso l’assessore Ragusa: “infatti andrà a verificare anche il rispetto delle norme igienico-sanitarie dei locali e delle attrezzature utilizzate per la preparazione, il trasporto e la distribuzione dei pasti, peraltro negli ultimi tempi sempre su standard di livelli piuttosto alti, nonché collaborare col Comune e con gli altri eventuali soggetti a iniziative finalizzate alla promozione di una sana educazione alimentare nei confronti degli alunni”.