Consiglio comunale di Ragusa, the day after. I commenti di Stevanato e Mirabella

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Il consigliere comunale di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella, interviene sui lavori d’aula di ieri sera a Palazzo dell’Aquila. Mirabella attacca la maggioranza, definendola incompetente. Il riferimento è alla bocciatura dell’ordine del giorno, presentato lo scorso mese di ottobre, sulla spiaggia di Santa Barbara.
L’ordine del giorno è stato firmato esclusivamente dal consigliere Mirabella, in quanto portavoce dei cittadini promotori, ma è stato condiviso, da subito, da tutta l’opposizione che ha creduto, sostenendolo, sulla validità della proposta formulata.
Queste le sue dichiarazioni.

foto Giorgio Mirabella gennaio 2015“Innanzitutto è assurdo che un ordine del giorno, sostenuto da oltre 1400 firme, e presentato dal sottoscritto lo scorso 14 ottobre, sia approdato in aula soltanto a fine marzo. Tante altre volte era stato inserito nell’ordine del giorno dei lavori, ma la trattazione di altri punti aveva fatto slittare la discussione su questo, nei fatti compromettendo in parte il rispetto della tempistica che era stata indicata. Tuttavia eravamo rassicurati dal fatto che in fase preliminare si erano svolti incontri tra una delegazione di cittadini proponenti, il sottoscritto, ed esponenti dell’amministrazione che avevano garantito massima disponibilità a proseguire su questo iter, impegnandosi alla predisposizione di studi di fattibilità per poter procedere.
Alla luce di ciò, dopo la trattazione e spiegazione dell’ordine del giorno da parte del sottoscritto – ha proseguito Mirabella – mi sarei aspettato una presa d’atto consequenziale da parte della maggioranza consiliare, in quanto lo strumento dell’ordine del giorno impegna l’amministrazione a procedere, e certo non la obbliga. Dunque nella seduta si ieri si sarebbe potuto approvare il punto, e poi magari discutere meglio sulle modalità operative. Invece, come sempre, la maggioranza, discostandosi dalle garanzie che a suo tempo erano state date dall’amministrazione, ha preteso di stravolgere l’ordine del giorno, adducendo motivazioni strumentali.
Ho cercato di spiegare che non potevo accogliere quanto la maggioranza mi imponeva in ordine ai tempi di realizzazione (io avevo chiesto entro maggio 2015 e l’amministrazione non era nelle condizioni di assicurare il rispetto di tali tempi) e sulla predisposizione di banchi di sabbia nello specchio d’acqua antistante Santa Barbara (ma l’amministrazione ha ritenuto che non fosse una soluzione idonea non prospettando, però, una indicazione alternativa). Ho spiegato che non potevo io rimodulare l’ordine del giorno perché era frutto della raccolta di 1400 firme da parte di altrettanti cittadini che avevano dato indicazioni ben precise. Ma la maggioranza si è arroccata in posizioni granitiche, al punto da bocciare integralmente l’ordine del giorno che avrebbe consentito la rinascita di quell’arenile fruibile per i tantissimi residenti della zona. Innanzitutto voglio sottolineare che ci sono una incompetenza di fondo e una insensibilità manifesta da parte della maggioranza e dell’amministrazione sulle legittime richieste dei cittadini, nonostante gli impegni assunti. Giudico quanto avvenuto irresponsabile e soprattutto lesivo delle oggettive attese dei firmatari che avevano creduto nell’impegno verbale che l’amministrazione aveva a suo tempo assunto. A questo punto saranno i cittadini stessi a giudicare l’operato di questa amministrazione e di questa maggioranza che con un colpo di spugna hanno cancellato mesi di lavoro e soprattutto richieste che avrebbero soltanto valorizzato una porzione della nostra costa, venendo incontro alle legittime esigenze di residenti che, loro malgrado, dovranno postarsi altrove per fruire di un arenile degno di nota”.

E a dire la sua sul consiglio comunale di ieri è stato, stamattina, anche l’esponente del Movimento Cinque Stelle, Maurizio Stevanato, che, a fine lavori, aveva chiesto il rinvio proprio della trattazione del punto proposto da Mirabella, a causa dell’esasperazione degli animi che si era già registrata nell’aula consiliare.

MaurizioStevanato_21gen15“Per ben quattro ore si è dibattuto sul punto senza giungere ad alcuna soluzione. Da parte della maggioranza c’è stata la richiesta di modificare in alcuni punti l’ordine del giorno; dall’altra l’atteggiamento delle minoranze arroccate nelle loro posizioni, sino all’esasperazione degli animi. Clima talmente difficile che, mio malgrado, abbiamo assistito ad una degenerazione di toni e posizioni, sino all’attacco fisico di un consigliere di minoranza nei confronti di un collega d’aula della maggioranza. Fatto che di per sé è da condannare in ogni suo aspetto, soprattutto alla luce del fatto che è stato consumato all’interno dell’aula consiliare. Un esempio talmente grave di come possa degenerare il dibattito politico che ci ha lasciati allibiti. Senza entrare nel merito dell’episodio che si commenta da sé, il dato che maggiormente emerge è la difficoltà oggettiva che in alcuni casi si ha nella gestione del consiglio comunale. Non è possibile riservare ben quattro ore alla trattazione di un punto, segnatamente un ordine del giorno, a discapito di quanto altro era ancora in programma. Risulta assurdo, oltre che improduttivo, continuare con questo modus operandi che non porta a nulla di concreto e che risulta essere solo un aggravio di spese per l’Ente, senza alcun ristoro effettivo. La dialettica politica – prosegue Stevanato – deve seguire il suo corso, ed è ovvio che maggioranza e opposizioni non possono essere sulla stessa lunghezza d’onda, ma ciò che poi alcune volte accade con l’assunzione di posizioni preconcette al punto da sfociare in un dibattito verbale sin troppo esasperato e addirittura in scontri d’aula è oltremodo ingiustificato. Invito dunque sin d’ora la conferenza dei capigruppo a lavorare anche ad una sorta di codice di autoregolamentazione. Un documento non scritto, ma a cui tutti dobbiamo tenere fede affinché episodi del genere siano isolati ed irripetibili. Allo stesso tempo chiedo al presidente del consiglio di porre una ulteriore vigilanza sugli ordini del giorno che vengono inseriti in calendario e a dare un’accelerazione al dibattito sulle modifiche del regolamento consiliare, in modo da riorganizzare tutto l’assetto che riguarda i lavori consiliari e i diritti e doveri di ciascun consigliere”