“Non aprite quella porta”: i due PD di Vittoria e la diatriba della sede occupata

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Ancora oggi, dopo varie denuncie, reclamo la sede del Partito Democratico di Via Bixio. L’immobile è di proprietà del partito, frutto dell’eredità dei Democratici di Sinistra di Vittoria poi confluiti, insieme alla Margherita, nel PD. Ma la struttura risulta ancora nella disponibilità del consigliere comunale Aiello, che usa la casa del partito come fosse la propria.

Con queste parole il segretario cittadino del PD di Vittoria, Francesco Cannizzo, riaccende la miccia di una polemica mai sopita e sulla quale, già due anni fa, Fabio Nicosia aveva gettato benzina sul fuoco.
“Ci ho messo un po’ a rispondere a Fabio Nicosia” ha dichiarato Cannizzo: “che mi aveva chiesto di intervenire e di risolvere il problema, perché consapevole della delicatezza di tutta la vicenda, ma adesso non si può più aspettare. Aiello, in maniera del tutto arbitraria, in quei locali ospita una donna che si è letteralmente barricata dentro. Si tratta di un grave illecito commesso da chi usa un bene non proprio. È evidente che il consigliere Aiello non possa ospitare nessuno nella sede del PD, poiché non è proprietario dell’immobile. In secondo luogo, nutro una forte preoccupazione per la situazione in cui versa la stessa signora che vi abita. Chiedo agli organi preposti che vengano accertate con urgenza le responsabilità. Il PD di Vittoria rivendica il proprio diritto ad entrare immediatamente in possesso del suddetto bene”.

Cannizzo ha poi aggiunto che il PD provinciale, e dunque il segretario Giovanni Denaro, deve mobilitarsi subito per fare l’atto di cessione dal notaio. Denaro, però, sembra tra due fuochi. Da un lato Cannizzo che preme, dall’altro Aiello, con il quale ha discusso dell’argomento fino a pochi giorni fa e che pone la storia su basi totalmente diverse, pur volendo trovare anch’egli una soluzione.

Ѐ una patata bollente che ho ereditato da Salvatore Zago” spiega. “In realtà, è tutto pronto per il passaggio al PD, non ci sono motivi ostativi, se non proprio il fatto che l’immobile dev’essere liberato. In quanto segretario provinciale, io sono il proprietario e ho tutta l’intenzione di andare quanto prima dal notaio e utilizzare quella sede per riunioni politiche e attività sociali. Finora, però, non ho voluto fare pressioni perché conosco la difficile situazione della donna che vive in quell’appartamento. Il problema”, conclude Denaro: “è di chi l’ha creato, cioè Aiello. Lui, con le migliori intenzioni, ha offerto ospitalità a quella donna, e lui, ora che lei non vuole più andare via, deve risolvere. Io potrei anche lavarmene le mani e riversare tutto sul PD di Vittoria, ma vorrei riuscire ad arrivare ad una soluzione indolore per tutti”.

Alla signora in questione il Comune avrebbe offerto il soggiorno presso case di accoglienza, ma pare che lei non ne voglia sentire parlare. La storia, quindi, finisce su un piano etico e morale, perché si dovrebbe sfrattare una senzatetto e nullatenente.
E il diretto interessato, il consigliere comunale Francesco Aiello, cosa dice sulla questione? L’ex primo cittadino afferma di essere sempre stato disponibile a cedere i locali al PD e di aver spiegato bene quanto accaduto a Zago prima e a Denaro poi. Ma nessuno si sarebbe fatto sentire e da quel momento sono passati altri due anni.

“La signora” spiega Aiello: “dormiva in una motoape in mezzo alla strada, dopo che la casa che gli aveva dato il Comune, in via Palestro, le era caduta addosso. Allora aveva chiesto un alloggio, e in attesa che il comune risolvesse, mi sono offerto di aiutarla, per puro spirito di carità. Lo stesso che ora mi vieta di buttarla fuori. Non me la sento. Quell’appartamento era vuoto, come tanti altri in possesso del Comune, perché non gliene viene dato uno? Questa donna è una cittadina di Vittoria e va aiutata dall’ente pubblico“.

In realtà, però, c’è ancora di più. Aiello non sarebbe nemmeno più in possesso delle chiavi dell’appartamento, perché le avrebbe date ai rappresentanti del secondo circolo del PD, che proprio in questi giorni stanno eseguendo dei lavori, con la signora dentro, per rimettere il locale in sesto.
E il secondo circolo del PD non è stato ufficialmente riconosciuto da Cannizzo e ha, da poco, lasciato la sede nei pressi di Piazza del Popolo. “Io ho dimostrato umanità”, conclude Aiello: “e loro solo disprezzo. Invece di attaccare e pretendere, Cannizzo dovrebbe risolvere il problema della signora in qualità di assessore alla solidarietà. Ci vuole un provvedimento urgente per darle una casa, ma è più facile chiedere a me di cacciarla”.