Sui centri storici del Val di Noto: “Leggi ad hoc non bastano, bisogna fare rete”

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Sono più di trent’anni, ormai, che i dibattiti sul centro storico si riducono alla disputa di Ragusa contro tutti. E dal momento del riconoscimento Unesco, in particolare, a una battaglia degli altri Comuni per ottenere l’estensione dei benefici della legge 61/81 su Ibla. “Ma se vediamo la fatica che fa ogni provvedimento legislativo di questo tipo a farsi strada all’Ars, capiamo subito che la strategia deve essere un’altra, fare rete fra istituzioni, associazioni, imprese e professionisti per spingere una legge che riguardi tutti i centri storici”, ha detto il deputato regionale Nello Dipasquale al convegno organizzato dal gruppo consiliare del Pd venerdì 23 aprile all’Hotel Principe d’Aragona di Modica.

“La grande partecipazione da parte dei professionisti e delle imprese”, commentano a margine i consiglieri del Pd: “ne ha fatto ben più di un’iniziativa di partito e ci ha dato ragione nell’indivi- duare questo tema come uno dei più rilevanti per il mondo produttivo e di conseguenza per lo sviluppo economico del territorio. Un tema su cui abbiamo il dovere di continuare a confrontarci, raccogliendo gli autorevoli pareri dei tecnici e facendo sistema intorno alle proposte legislative. Se in passato anche le città di questo territorio si sono scontrate sul tema del finanziamento per i centri storici, ora è arrivato il momento di fare rete e coinvolgere istituzioni, associazioni e professionisti nell’elaborare e spingere prov- vedimenti legislativi di prospettiva lunga, per la tutela di tutti i centri storici. È sostanzialmente questo l’intento che auspicavamo e che è effettivamente emerso nel corso del convegno”.

Dipasquale, intervenuto per primo, ha appunto espresso l’esigenza “che, come fu all’epoca della legge 61/81, la legge su Ibla, ci sia una sostanziale sinergia del territorio intorno a qualun- que nuova proposta legislativa che possa coinvolgere ora tutti i centri storici”.

E ha intanto presentato i contenuti del disegno di legge 602, “Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici”, di cui è primo firmatario e che è arrivato all’Ars dopo essere stato tre volte approvato in commissione: “Si tratta” ha spiegato “di un ddl che punta a rimettere in moto l’economia edilizia, attraverso le semplificazioni amministrative e il superamento degli ostacoli burocratici, di cui ci auguriamo al più presto l’approvazione e l’applicazione”.

“Nell’esprimere la nostra soddisfazione per la quantità e la qualità degli interventi che spontaneamente sono emersi nel corso del convegno”, conclu- dono i consiglieri del Pd: “vogliamo ringraziare in particolare Carmelo Caccamo della Cna e Paolo Aquila della Fillea Cgil che ci hanno aiutato ad affrontare la questione dal punto di vista più vicino alla realtà delle imprese del territorio”.

[ Fonte: La Sicilia ]