Chiaramonte, i dipendenti comunali incrociano le braccia

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I dipendenti a tempo determinato del Comune di Chiaramonte hanno incrociato le braccia per un’ora aderendo allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. In 42 hanno aderito all’azione di protesta.

Lo sciopero regionale che ha coinvolto tutti i lavoratori contrattualizzati a termine e del bacino Lsu presso gli Enti locali, le strutture del Comparto Sanità, i dipartimenti regionali della Protezione Civile, dell’Acqua e Rifiuti e dell’Ambiente e di tutti gli altri Enti regionali e territoriali utilizzatori – spiegano i sindacati, mira a rivendicare la definitiva stabilizzazione dopo due decenni di precariato nell’ambito delle pubbliche amministrazioni siciliane. Si protesta anche per la mancata attuazione della cabina di regia espressamente richiesta dalle organizzazioni sindacali già nel documento del 29 ottobre dello scorso anno, più volte annunciata e mai attuata, palesa ulteriormente l’assenza di volontà, da parte del Governo regionale, ad avviare un serio e costruttivo confronto con le parti sociali per la definizione di una ormai pluridecennale vertenza.

Le tre sigle sindacali aggiungono: “Sul tappeto l’annosa questione ancora non risolta della stabilizzazione di questo personale che opera in Comune con un contratto quinquennale dal 2007, poi rinnovato per altri cinque anni, senza contare la fase antecedente che parte dal 1996”.

I dipendenti hanno manifestato nel loggione del palazzo comunale. Hanno anche incontrato i dirigenti sindacali per fare il punto sulla richiesta di incremento di ore che nei prossimi giorni dovrebbe vedere attorno a un tavolo le parti coinvolte (Amministrazione comunale – Sindacati).