Divario digitale, internet lento e burocrazia a passo di formica

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Divario digitale, tempi biblici per i permessi

416 giorni per rilasciare un permesso. È questa la notizia che salta agli occhi, consultando la piattaforma Infratel del Ministero dello Sviluppo Economico, prima ancora di quella dei sei interventi pubblici inseriti nel piano nazionale della banda ultralarga: si tratta di un piano per infrastrutture abilitanti a servizi di navigazione a internet ad almeno 30 Mbps. Il sito del Ministero che indica lo stato di avanzamento dei lavori (già al 69% rispetto agli interventi previsti), nell’ottica della massima trasparenza indica anche i tempi medi per il rilascio dei permessi da parte degli enti preposti: nel caso di Modica si tratta di una media di 224 giorni, a fronte della media regionale di 154 giorni e di quella nazionale di 136 giorni. C’è da dire, però, che ad “abbassare” la media per quanto riguarda Modica ci sono i tempi di rilascio delle concessioni da parte della ex Provincia, giacché una parte degli interventi ricade su strade provinciali: 20 giorni appena in un caso, 283 in un altro; limitatamente al Comune di Modica invece i tempi sono stati 199, 201, 227 e nel peggiore dei casi – appunto – 416 giorni.

Da leggere con attenzione, ci sono anche i dati che riguardano il divario digitale, che per quanto riguarda la banda larga a 30 Mb è naturalmente al 100%: divario che però, secondo gli obiettivi europei, dovrebbe arrivare a 0 entro il 2020. Molto più incoraggianti sono i dati relativi al digital divide sulla banda larga da 2 a 20 Mb: a Modica risulta che l’87,8% ne disponga su rete fissa e wireless e il 6,5% esclusivamente in rete wireless, con un divario digitale “solo” del 5,7%.

Il Progetto strategico banda ultra larga è stato autorizzato dalla Commissione europea e rappresenta un decisivo segnale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea. Infratel Italia avvia annualmente la procedura di Consultazione pubblica sulla copertura del servizio di banda larga e ultralarga del territorio nazionale, attività propedeutica all’attuazione del Piano Nazionale Banda larga e del Piano strategico per la banda ultra larga, per stilare la lista delle aree bianche, ovvero quelle aree – come nel caso di Modica – in cui nessun operatore è interessato a investire nei prossimi tre anni e che, pertanto, dovranno essere oggetto dell’intervento pubblico. Il Ministero rende pubbliche tutte le informazioni relative all’infrastruttura realizzata con fondi pubblici sia a garanzia di massima trasparenza e pubblicità delle iniziative avviate sia per consentire un’applicazione omogenea su tutto il territorio italiano con benefici economici, ambientali e in termini di riduzione del disagio per la popolazione.

Gli interventi in questione per il Comune di Modica dovrebbero essere completati entro il 31 dicembre.

[Fonte La Sicilia]