Testate, morsi, ossa fratturate: giovane seviziata dal fidanzato. La Polizia lo ha arrestato

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Violenza su una ragazza, arrestato fidanzato

Ieri personale dell’Ufficio Volanti della Polizia di Stato di Ragusa ha tratto in arresto per maltrattamenti nei confronti della fidanzata, un ragusano di 24 anni.

In tarda mattinata al 113 è pervenuta la richiesta di intervento per un’aggressione in atto ai danni di una giovane da parte di un coetaneo, a Ragusa Ibla. Immediatamente gli agenti dell’Ufficio Volanti sono arrivati sul posto e hanno soccorso una ventiduenne che in lacrime e visibilmente scossa ha riferito di essere stata aggredita dal suo convivente che, al termine di una lite, l’aveva colpita con una violenta testata al capo, minacciandola di morte. Subito dopo lo stesso si era precipitosamente allontanato.

Le immediate ricerche avviate sul territorio hanno permesso di rintracciare e fermare subito il giovane fidanzato all’interno di un locale, conducendolo negli Uffici della Questura per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità.

La giovane donna, già reduce da una precedente frattura al polso che la costringeva a portare il gesso al braccio destro, veniva soccorsa, tranquillizzata e condotta presso l’ospedale per gli accertamenti sanitari da cui emergeva un trauma contusivo alla fronte e al naso, escoriazioni al volto, contusioni diffuse agli arti inferiori e ferita da morso alla spalla.

L’esito del referto ha fatto sospettare che quello fosse il culmine di un probabile rapporto di convivenza difficile e violento tra i due fidanzati e che la giovane ragazza già fosse stata vittima di precedenti violenze.

Ed infatti la donna nell’Ufficio denunce della Questura di Ragusa, ritrovata maggiore serenità, la giovane donna, ha raccontato ciò che aveva nascosto anche alla sua famiglia. Da mesi, da quando aveva iniziato la convivenza con il suo ragazzo, poco più grande di lei, era iniziato un incubo fatto di continui litigi e maltrattamenti nei suoi confronti, con aggressioni violente, fatte anche con morsi sul corpo.

Mai aveva fatto ricorso alle cure mediche e mai aveva denunciato i fatti per paura della reazione del fidanzato, rimanendo da sola ad affrontare la difficile situazione in cui si trovava. Anche la frattura al polso che la obbligava a portare il gesso al braccio, con una prognosi di 30 giorni, non se l’era procurata cadendo da sola ma durante l’ennesima lite con il suo convivente che l’aveva scaraventata a terra facendole battere la testa al suolo.

Pertanto, all’esito di quanto emerso, per il fidanzato violento è scattato l’arresto in flagranza di reato per maltrattamenti nei confronti della convivente, che, grave fattispecie penale che con le aggravanti del caso può comportare la pena della reclusione anche fino a nove anni.

Alla giovane donna uscita dal tunnel della violenza e del silenzio grazie alla Polizia di Stato, è stato consegnato anche l’elenco dei centri specializzati che sono accanto alle donne per aiutarle nel percorso di riappropriazione della propria serenità.