Un giovane attore ragusano in ‘Donne’ di Camilleri. Vi presentiamo Luca Lo Destro

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12932628_10205258047604916_5285186222024226282_nHa 19 anni Luca Lo Destro, un diploma di maturità classica appena ‘conquistato’ e una passione travolgente per il teatro, il cinema e la letteratura.

Per questo, due anni fa, è entrato a far parte della Compagnia  a Ragusa di Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso. Tanto lavoro e studio che tutti hanno potuto apprezzare nella puntata Oriana andata in onda il 31 agosto scorso, della mini serie  Donne di Camilleri.

Da quanto tempo coltivi queste passioni?

La passione per il teatro è nata a scuola. Stavamo studiando Plauto e io insieme ad un altro mio compagno abbiamo recitato a impronta un dialogo tratto dal “Miles Gloriosus”. A fine lezione la professoressa Ottaviano mi chiese se facessi teatro. Io gli risposi di no e lei mi consigliò di iniziare a farlo e fortunatamente seguii il suo consiglio. La passione per il cinema invece nacque quando vidi per la prima volta 8 1/2 di Fellini. Rimasi estasiato dalla straordinarietà di quella pellicola e da quel giorno la passione per il cinema crebbe in me in maniera smisurata.

Hai così iniziato a recitare in teatro le opere portate in scena dalla Compagnia G.o.d.o.T. E poi sei ‘sbarcato’ in televisione. Quando è nata l’idea di fare il provino per ‘Donne’?

Grazie a Federica e Vittorio, i quali venuti a conoscenza dei provini ci hanno subito spronato a tentare. Feci il primo provino a giugno 2015, in cui ci riprendevano con una telecamera e noi recitavamo qualche battuta del copione da loro fornitoci. Il secondo fu a settembre, fu quello decisivo davanti al regista Emanuele Imbucci. Poi mi chiamarono, e da lì iniziò questa fantastica avventura.

Cosa hai provato non appena hai ricevuto quella chiamata?

È stato molto strano devo dire perché ho provato diverse sensazioni allo stesso tempo: gioia, soddisfazione ma anche un po’ di ansia essendo la prima volta. Naturalmente al telefono mantenni uno straordinario aplomb inglese, poi iniziai a saltare per casa dalla  felicità.

Com’ è stato per te ritrovarti per la prima volta all’interno di un cast televisivo?

Le riprese sono durate 3 giorni. Si respirava un’ aria di serenità, il regista ma in generale tutta la troupe ci mettevano a nostro agio essendo tutti molto pazienti e disponibili. Era palpabile ciò durante le varie pause pranzo in cui si mangiava tutti insieme in un clima allegro e rilassato. E poi grazie agli insegnamenti di Federica e Vittorio e le loro frequenti produzioni che ci permettono di confrontarci spesso con il palco e con il pubblico, non è stato tanto traumatico.

Luca, con quali occhi guardi al tuo futuro?

Domanda tostissima. Ecco naturalmente spero di continuare il percorso della recitazione, con i suoi mille ostacoli , in qualsiasi maniera possibile. Ma se dovessi fallire, il cinema e il teatro ormai mi sono entrati troppo dentro per abbandonarli e dunque entrerei in quel mondo anche in altre vesti per viverlo pienamente.