Risiko nel Mediterraneo: traffico di navi da guerra nel ‘nostro mare’

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Immagine tratta dal sito del Daily Mail

naviLa più ingente flotta navale russa che si sia mai mossa dalla fine della Guerra fredda è partita dal Mare del Nord verso il Mediterraneo. Le navi hanno costeggiato la Norvegia, l’Inghilterra e la Francia ed entreranno nel Mediterraneo da Gibilterra entro la fine di ottobre.

Un ottobre rosso nel canale di Sicilia? Ci sarà certamente un traffico di navi da guerra non usuale che lambirà le coste siciliane, facendo lo slalom tra i barconi dei migranti che dall’Africa arrivano senza sosta sulla nostra Isola. Perdonerete il cinismo ma la realtà in cui ci proietta, questo allarme lanciato da un “alto diplomatico” della Nato, ci lascia davanti un quadro che, negli anni ha snaturato l’anima del nostro mare. Culla della civiltà, via del commercio, paradiso della pesca, il Mediterraneo è stato questo e oggi? Bacino militare strategico, cimitero dei migranti e deserto di fauna marina, senza parlare del petrolio.

Tornando a questo complicato Risiko che la Russia sta “giocando”, Putin prepara un attacco in Siria per fiaccare le ultime resistenze dei ribelli assediati ad Aleppo Est.

navi1Facendo un’analisi delle navi che sfileranno anche attraverso il Canale di Sicilia, capiamo che non si tratta di una piccola operazione, tanto che la Reuters parla di “tutta la Flotta del Nord e quasi tutte le unità della Flotta del Baltico”.

L’unica portaerei russa, la Kuznetsov, con i suoi aerei bombardieri, l’incrociatore nucleare Pietro il Grande, alcune fregate e navi appoggio, questo è il contingente navale che sfilerà davanti alle nostre coste per dare il colpo di grazia ai ribelli e consolidare il controllo di Assad su Aleppo. Un Risiko complesso, fatto di equilibri delicati che ci sfiora e che, come nel famoso gioco da tavolo francese (nome originale non a caso, La Conquête du Monde) si basa sulla casualità di un lancio di dadi.