Case e garage confiscati alla criminalità. Saranno presto usati per fini sociali

5
Immagine di repertorio

Nove fabbricati: cinque appartamenti, due garage e due magazzini. Beni confiscati alla criminalità organizzata che saranno impiegati dal Comune per fini sociali (per associazioni, interventi come il dopo di noi o accoglienza di nuclei familiari in condizioni di disagio).

Con delibera di giunta, approvata negli ultimi giorni dell’anno, è stato preso atto dei verbali di consegna degli immobili.

Un iter lunghissimo, quello della confisca, iniziato con un decreto di confisca dei beni alla criminalità organizzata con un decreto del Tribunale di Ragusa del gennaio 2006. Ben sei anni per la sentenza d’appello, che ha confermato il decreto nel settembre 2012. A maggio dell’anno successivo la Suprema Corte di Cassazione ha reso definitivo il provvedimento. Ad inizio del 2016, il Comune aveva manifestato l’interesse all’assegnazione dei beni per destinarli «a finalità sociali ed utilizzarli come alloggi parcheggio per nuclei familiari in difficoltà».

Ora si è alla fase finale, con le ultime formalità, inclusa la trascrizione e la volturazione dei beni che diventeranno a tutti gli effetti di proprietà comunale.

Nel dettaglio, come si evince dalla delibera di giunta, si tratta di un appartamento in via IV Novembre e uno in via XX Settembre e uno in via Sacerdote Cabibbo. In quest’ultima via ci sono altri tre appartamenti, in una palazzina. Sempre in via Sacerdote Cabibbo ci sono due magazzini e un garage. Un altro garage, infine, è in via Giambattista Hodierna.

“Già nel mese di dicembre – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Gianluca Leggio – abbiamo fatto prendere visione degli immobili alle associazioni che operano nel terzo settore, perché possano avere un’idea delle strutture a disposizione”. C’è anche il coinvolgimento di Confcooperative, in modo da coinvolgere davvero tutti.

“Faremo una manifestazione d’interesse per l’affidamento – aggiunge l’esponente della giunta Piccitto –, e non è escluso che possano mettersi insieme anche più realtà per chiedere l’affidamento dei beni che, ripeto, saranno destinati a fini sociali”.

In che stato sono gli immobili? “Devo dire che sono davvero in buono stato – dice Leggio -. L’edificio più significativo, in termini di metratura, è quello di via Sacerdote Cabibbo e di via IV Novembre. Nel primo si sta pensando di realizzare un ascensore, trattandosi di una palazzina. C’è lo spazio necessario all’interno e gli interventi generali di sistemazione sarebbero contenuti, sicuramente meno di 100mila euro”.

I tempi? Non lunghi, assicura l’assessore. Un’occasione importante per diverse associazioni cittadine, che si occupano dei temi più vari, dalla disabilità all’inclusione sociale. E anche l’avvio di un progetto per il «dopo di noi».

Le associazioni che cercano «casa», in città, sono tante. C’è una lista, che comprende anche chi si occupa di temi culturali. Si era parlato del riutilizzo dell’ex Istituto scolastico di piazza Carmine. La famiglia Giuffrè aveva annunciato un maxi «regalo» alla città, ai tempi dell’amministrazione Dipasquale. Cambiata amministrazione, però, di quel «dono» non si è avuta più traccia.

[Fonte Giornale di Sicilia]