Dai fischi al fiasco. Il ‘flop’ del flash mob del Pd contro l’amministrazione Piccitto

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C’erano più bandiere che persone, nonostante giorni di pressanti inviti via whatsapp, facebook e comunicati stampa in serie.

La protesta del Pd contro l’amministrazione Piccitto si rivela un boomerang per lo stesso Partito democratico, o almeno quella parte che lo ha promosso.

Promotore dell’iniziativa Peppe Calabrese che aveva pure diramato un comunicato stampa (scelta un po’ anomala per un flash mob) in cui si leggeva:

«Si chiama “Fischiando i fiaschi dei grillini” l’iniziativa promossa per venerdì 13 gennaio alle 18 dal Pd di Ragusa… Chiediamo a quanti più ragusani è possibile di partecipare per dare un segnale all’esecutivo cittadino affinché cambi finalmente rotta e decida di confrontarsi il più possibile con la cittadinanza sulle problematiche fondamentali per il nostro futuro. Oppure, il sindaco prenda atto dell’incapacità della propria squadra e passi la mano». 

Nonostante i tentativi di inquadratura stretta, quasi a mo’ di ‘ritratto’, a contarli bastavano pochi secondi. E sul web è partita l’ironia: “Eravamo 4 amici al bar…”, scrive qualcuno. 

Pare non vada bene neppure la strada ‘politica’ d’opposizione proposta dal Pd, quella relativa alla proposta di sfiducia a Piccitto lanciata da D’Asta e Chiavola. Il resto dell’opposizione è assai critico, e non certo perché non voglia la ‘spallata’ al sindaco grillino.

Ci vogliono 20 voti in aula, e – almeno in questo momento – portare la mozione in votazione equivarrebbe a un’altra grossa figuraccia. Passi quella del flash mob, che tuttavia per gli organizzatori sarebbe comunque riuscito. 

Manifestazione di ieri seraIn un comunicato si parla di un centinaio di presenze, ma nella stessa foto inviata a ‘corredo’, se ne contano sì e no una trentina o poco più.