“Padre Salonia sia ordinato vescovo”: in migliaia fanno appello a Francesco

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“Papa Francesco non accetti la rinunzia di Padre Giovanni Salonia quale Vescovo Ausiliare di Palermo e proceda alla sua consacrazione”. Nell’era digitale, persino al Pontefice si può fare arrivare una petizione via web, in questo caso il miglior mezzo per raccogliere nel giro di pochissimo tempo il numero di firme sufficienti a dimostrare che la fiducia e la vicinanza in Padre Salonia sono ben più forti di qualunque calunnia: partita domenica sulla piattaforma change.org, la petizione online a favore del frate cappuccino destinato a diventare il vicario di Don Corrado Lorefice ha raggiunto in 24 ore quasi 3 mila firme, che crescono di ora in ora.

Come si ricorderà, la sua elezione a Vescovo era avvenuta lo scorso 10 febbraio, ma la vera e propria “macchina del fango” che si era messa in moto subito dopo lo aveva spinto alla rinuncia.

“Una macchina del fango – si legge nella petizione – avviata da un gruppo di potere dotato di forti agganci vaticani e animato da intenti diversi ma convergenti: la vendetta personale, la delegittimazione dell’attuale Arcivescovo di Palermo Mons. Lorefice, la contestazione di un criterio di nomina dei vescovi che, oltrepassando i filtri curiali, puntava e punta chiaramente ad un rinnovamento profondo dell’episcopato, obiettivo primario del nuovo pontificato e vera posta in gioco della vicenda. La nomina di Padre Salonia è infatti perfettamente in linea con tale intento riformatore: un religioso di età matura, di grandissima competenza nel campo della formazione pastorale, uno psicoterapeuta di fama internazionale, circondato da grande stima negli ambienti ecclesiali come in quelli professionali”.

Nel giro di poche settimane le accuse rivolte a Padre Salonia si sono rivelate calunniose, infondate, nonché giuridicamente inconsistenti, da qui la richiesta di un “necessario e urgente atto di giustizia e verità” che, attraverso il web, si vuol far arrivare direttamente al Papa.

Per firmare l’appello basta cliccare qui.