Tanto ‘ricorso’ per nulla. Variazioni di bilancio, il Tar ‘boccia’ le polemiche

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«Improcedibile». In poche righe i giudici del Tribunale amministrativo regionale, sezione di Catania, «bocciano» i consiglieri di opposizione che avevano presentato ricorso contro le variazioni di bilancio approvate il 30 dicembre 2016 dai colleghi pentastellati. Si mette la parola fine a una vera e propria battaglia consiliare che in una maratona durata tutta la notte ha visto anche la presenza in aula della Polizia chiamata a intervenire da qualche consigliere di opposizione.

Sulla scelta di ricorrere al Tar c’era stata sin da subito una spaccatura profonda nelle opposizioni a Palazzo dell’Aquila, per un motivo semplice: era chiaro a tutti che la bocciatura sarebbe state scontata. E tra chi voleva evitare la figuraccia e chi voleva evitare di pagare costi inutilmente, una buona fetta dei consiglieri d’opposizione si è defilata. Alla fine, a presentare ricorso erano stati esclusivamente i consiglieri Giovanni Iacono, Carmelo Ialacqua, Giorgio Massari, Sonia Migliore e Manuela Nicita, tutti difesi dall’avvocato Agatino Cariola. Il Comune, invece, è stato rappresentato dagli avvocati Michele Alì e Sergio Boncoraglio. Ma su cosa si dibatteva? I consiglieri ricorrenti ritenevano si trattasse di un atto illegittimo e lamentavano anche di non essere stati messi a loro disposizione tutti i documenti richiesti.

Il Tar ha tagliato corto, e ha chiuso la vicenda in questo modo, essendo stato approvato il bilancio 2017, approvazione che ha reso «inattuali le variazioni di bilancio 2016». Il collegio ha stabilito che le spese vanno ripartite tra le parti in giudizio. Il che significa che spetterà ai cittadini pagare il cinquanta per cento dei costi del ricorso dei cinque consiglieri.