Elezioni Regionali, Compagnia delle Opere invita i candidati per un confronto

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In vista delle prossime elezioni regionali Compagnia delle Opere Sicilia Orientale propone un confronto con i quattro candidati alla presidenza della Regione Siciliana: Giancarlo Cancelleri per il M5S, Claudio Fava per la sinistra, Fabrizio Micari per il centrosinistra, Nello Musumeci per il centrodestra.

 

Abbiamo invitato tutti i candidati per porre loro delle domande su temi che stanno particolarmente a cuore al mondo imprenditoriale – spiega Salvato Abate, presidente di CdO Sicilia Orientale – Ci interessa comprendere che tipo di progettualità hanno in mente per la nostra Sicilia, per il nostro territorio e per le nostre imprese”.

L’incontro pubblico è previsto per lunedì 16 ottobre alle ore 19.30 presso il SAL (Spazio avanzamento lavori) di via Indaco 23, Catania. La conversazione sarà moderata dal giornalista Giuseppe Di Fazio.

 

In platea saranno presenti gli imprenditori siciliani del mondo di Compagnia delle Opere. Ai candidati verranno poste domande sui settori chiave dell’economia della nostra Isola spaziando dal turismo alla pubblica amministrazione alla sanità, dall’edilizia al settore scuola e formazione, passando anche per l’importante comparto del non profit. “Vorremmo un confronto sano, diretto e trasparente – aggiunge Cristina Scuderi, direttore di CdO Sicilia Orientale – Porteremo degli esempi concreti di imprenditoria siciliana fattiva dimostrando che chi vuole può. Vorremmo però che ognuno dei candidati ci desse dei riferimenti concreti, delle risposte precise sulle attività da intraprendere, nella speranza che si possa individuare un percorso di collaborazione reale”.

 

CdO chiarisce: “Non ci aspettiamo salvatori della patria, anzi ne diffidiamo, la complessa problematicità della nostra bella regione richiede tempi lunghi e chi promette di avere la formula per risolvere tutto e subito non è credibile. Piuttosto, ci aspettiamo– innanzitutto – che i politici sappiano ascoltare i bisogni che vengono da giovani, famiglie, imprese e siano disposti a valorizzare i tentativi di risposta che nella società sono presenti”.

 

Tra le questioni da porre ai candidati alcune, a parere di CdO, sono particolarmente urgenti. Chiediamo che le imprese siano liberate da lacci burocratici inutili ed ossessivi, che la pubblica amministrazione onori i propri debiti con le aziende, che vengano realizzate le infrastrutture, perché senza di esse lo sviluppo è mortificato. Attendendo che ciò accada, chiediamo sia sostenuto, con la detassazione, lo sforzo organizzativo ed economico di quelle imprese che, senza piangersi addosso e alleandosi in consorzi, hanno cominciato a realizzare in proprio – talvolta anche in accordo con Enti locali virtuosi – alcuni interventi volti a ridare dignità al territorio in cui operano: smaltimento dei rifiuti, riparazione delle strade, toponomastica, illuminazione. Imprese che spesso, invece di sgravi fiscali (e ringraziamenti!), hanno ricevuto salatissime multe!

Sul settore istruzione e formazione CdO aggiunge: “Tagli e ritardi sono la norma per un settore che, in Sicilia come in tutta Italia, viene percepito come un problema invece che come una risorsa. Due richieste elementari: che il contributo regionale alle scuole paritarie sia portato alle quote nazionali e che la formazione professionale cominci puntuale”.

Sul welfare due i fronti di combattimento: “Da un canto, l’iniziativa propria della Regione: bonus bebè e micro credito per le famiglie, ad esempio. Dall’altro, ancora una volta, la sussidiarietà: la Regione sostenga, anche in questo caso con agevolazioni fiscali, le realtà del privato sociale capaci

di gestioni trasparenti ed efficienti. Basterebbe, in alcuni casi, applicare la legge: come non accade perla legge Gadda (L.166/2016) che riconosce il valore prioritario della donazione di alimenti per fini umanitari e introduce la possibilità per i comuni di ridurre la tariffa per la tassa rifiuti ai soggetti che documentano le donazioni”.

Non ultimo giustizia e legalità. È centrale l’esigenza di dare risposta alla domanda di giustizia, di legalità e di certezza del diritto. Chiediamo, pertanto, che il futuro governo regionale sappia innanzitutto realizzare efficaci strategie per lo sviluppo, gli investimenti e la creazione di lavoro, nella cui assenza il malaffare e le forme di delinquenza organizzata come la mafia trovano humus favorevole. E ci aspettiamo, poi, che sappia intervenire sull’asfissiante macchina burocratica, in cui inefficienza e lentezza frenano l’iniziativa delle imprese (profit e no profit) e divengono fattore significativo per l’affermarsi di logiche clientelari e corruttive”.