Matteo Renzi a Ragusa. “Sono venuto per ascoltare”

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“Il parquet non si tocca, il parquet è una cosa seria”. Così Matteo Renzi ha tutelato il campo del Palaminardi di Ragusa, guidando i giornalisti a bordo al momento delle interviste. Prima una chiacchierata informale con il vertice della Passalacqua spedizioni, Gianstefano Passalacqua, e con le ragazze della Virtus Eirene. Tanti gli argomenti, molti dei quali sollecitati dal segretario nazionale del Pd, alcuni dalle stesse atlete, pronte a fornire suggerimenti su parità di genere, politiche per le donne, carenza delle infrastrutture, sportive e non, importanza dello sport nella scuola, a partire dalla primarie.

Per il resto, la visita ragusana di Renzi, accompagnato da Davide Faraone, ha visto i rappresentanti del Pd locale, dall’onorevole Nello Dipasquale al presidente dell’assemblea provinciale Mario D’Asta, in silenziosa prima linea. Assente del tutto il candidato sindaco di Ragusa, Peppe Calabrese. Presenti invece, con tanto di striscione e magliette, i precari dei Vigili del Fuoco And, nell’operazione “Fiato sul collo”. Compagine che Renzi non ha mancato di salutare,  ricordando gli emendamenti che stanno andando avanti sulla manovra finanziaria. Il motivo della tappa ragusana? A qualche cittadino presenti in tribuna, che gli chiedeva di parlare attraverso un microfono, Renzi ha spiegato alzando la voce: “Oggi sono venuto per ascoltare, prendere spunti da una realtà siciliana bellissima, tornerò per parlare al momento della campagna elettorale”. Qualche accenno tuttavia Renzi lo fa, sopratutto sulle infrastrutture ricordando il finanziamento per la metropolitana di superficie iblea e lo stanziamento delle risorse per la Ragusa-Catania.