Due nuove lettere all’ASP per ringraziare della “buona sanità”

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immagine di repertorio

In mezzo a una sanità che arranca tra mille emergenze ed altrettante difficoltà, continuano a pervenire all’ASP di Ragusa nuove lettere di ringraziamento da parte di pazienti che hanno incontrato sulla loro strada professionisti competenti, preparati ed empatici, capaci di curare non solo il corpo ma anche di capire il momento di difficoltà del paziente.

All’inizio fu la missiva inviata per ringraziare il dr. Corrado Selvaggio, dell’ospedale Maggiore di Modica. Forse incoraggiate da questo esempio di gratitudine e buona sanità, altre due persone negli ultimi giorni hanno scritto alla direzione dell’ASP di Ragusa. Nel primo caso si tratta di una neo mamma che ha voluto ringraziare il reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal dr. Giovanni Cavallo, sempre al Maggiore, e, in particolare, la dr.ssa Franca Spadaro e l’ostetrica Margherita Zocco, definite “professionisti seri e dediti al proprio lavoro ma, prima di tutto, persone con grande senso di umanità e cuore”; nel secondo, la lettera era per l’Unità Operativa di Chirurgia del Guzzardi di Vittoria, diretto dal dr. Maurizio Carnazza, a firma di una signora sottoposta a intervento chirurgico: “In un  periodo delicato per la sanità, in cui abbiamo orecchie solo per la malasanità, doveroso è l’elogio di questa buona sanità!” ha scritto la signora in un passaggio della sua lettera, che continua così: “Le scrivo sia perché sono convinta che la gratitudine sia tra i sentimenti più belli da provare, ed anche perché sono certa Le sia gradito conoscere meglio l’Azienda che da poco dirige”, il destinatario, infatti, è il dr. Salvatore Lucio Ficarra, che da agosto è Commissario dell’Azienda Sanitaria di Ragusa. Ecco come continua la lettera:

A fine del settembre scorso ho dovuto affrontare un intervento urgente di colecistectomia, organizzato in brevissimo tempo ed eseguito dal dott. Raffaele Minardi, medico profondamente competente, attento e di grande umanità, insieme al Responsabile dott. Carnazza, esempio di come le doti professionali e le logiche dirigenziali e aziendali possano dare e trovare motivazione. Ricordo ancora la disquisizione informativa pre-operatoria in cui il chirurgo ed il primario mi hanno fornito delucidazioni con tali minuziosità e chiarezza che raramente ricordo in altre realtà: mettere, con pazienza, la propria conoscenza a disposizione del prossimo non è cosa da tutti. E’ molto più semplice, ahimè, incontrare specialisti frettolosi ed autoreferenziati, ma i chirurghi che ho citato il Giuramento di Ippocrate dimostrano di rinnovarlo ogni giorno! L’intervento in laparoscopia è stato risolto con successo e adesso, pur mancando il mio corpo di un “pezzo anatomico”, sono rinata a nuova vita. Sentita gratitudine, inoltre, sento di esprimere all’anestesista dott. Sebastiano Tiralongo, del quale ricordo la dolcezza rassicurante con cui mi ha accompagnata nella fase delicatissima di sua competenza. Per ultimo, non certo in ordine di importanza, un plauso va a tutto il personale infermieristico ed OSS di quella U.O.C. di Chirurgia che quotidianamente accoglie e si fa carico di ogni esigenza dei pazienti: sono cuore ed anima del Reparto a dimostrazione che professionalità e umanità possono e devono convivere, soprattutto in ospedale”.