Agricoltura in ginocchio, i Sindaci oggi a Palermo: ecco cosa hanno chiesto

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Una delegazione di sindaci della fascia trasformata è stata oggi a Palermo, per prendere parte al vertice convocato dall’assessore regionale Edy Bandiera sulla crisi dei prezzi in agricoltura. Tra questi i sindaci di Vittoria, Giovanni Moscato, che nei giorni scorsi si era fatto portavoce della gravissima situazione del settore, e il primo cittadino di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone.

Abbiamo sottoposto all’assessore Bandiera alcuni punti fermi da cui partire per affrontare la crisi: l’apertura del tavolo di crisi dinnanzi al ministro dell’Agricoltura. Il contrasto alla strana e inquietante speculazione dei prezzi abbisogna di una cabina di regia. Non si può più pensare di abbandonare i territori senza alcun sostegno del governo nazionale. Oggi Palermo fa la sua parte – dice Giovanni Moscato – e abbiamo trovato grandissima disponibilità e lucidità programmatica da parte dell’assessore Bandiera. Quest’ultimo si è impegnato a disporre maggiori controlli sulla merce nei punti di entrata (come i maggiori porti siciliani), anche con l’aiuto degli organi di polizia. L’ingresso di prodotto non autorizzato falsa il mercato e occorre un reale giro di vite in tal senso. Abbiamo molto apprezzato anche la volontà dichiarata dall’assessore circa il nuovo atteggiamento per confrontarsi con la gdo: pronto a dialogare per lo sviluppo economico ma senza fraintendimenti di ruoli. Al centro dell’interesse di tutte le parti in causa ci devono essere i produttori e i consumatori e non certo le speculazioni economiche. Ho chiesto espressamente all’assessore – continua – di intensificare i controlli a tutela dei produttori e di rivedere anche i criteri del Psr. Clamorosamente la nostra zona non è classificata come rurale ed è tagliata fuori dai finanziamenti. Inoltre ho chiesto all’assessore di farsi portavoce con il ministero per chiedere con forza che la crisi agricola venga trattata come emergenza nazionale e quindi con interventi straordinari. Basta a controlli spot sempre e solo sulle categorie più deboli della filiera, vogliamo che si alzi il tiro sulla vera speculazione. Rimaniamo in attesa che il governo nazionale ci dia un rapido segnale, perché lo Stato deve far sentire la sua presenza a questo territorio in fortissima sofferenza”.

Fin quando i nostri mercati saranno ingolfati da ortofrutta straniera, le nostre produzioni saranno fuori mercato” dichiara Giovanni Barone, che ricorda come in alcune grosse catene di distribuzione, in questi giorni, sia in offerta il pomodorino siciliano a 3.85 centesimi al chilo e, nello scaffale accanto, lo stesso genere non prodotto in Italia a 70 centesimi. I sindaci siamo fiduciosi, vogliamo esserlo, in quanto certi che le problematiche del settore agricolo e del mercato, che attanagliano i nostri produttori e la comunità sono tutte nella conoscenza dell’Assessore – conclude – ed è ferma la determinazione di tutti ad intervenire”.