Fiumi di hashish ed eroina, due arresti. Le indagini partite da una morte per overdose

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Immagine di repertorio

La Polizia di Modica ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Tribunale di Ragusa nei confronti di Maria Barrera, 35 anni, e del suo compagno Mustapha Rheydouni, 47enne originario del Marocco, responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso tra loro, con la recidiva nei confronti dell’uomo, già tratto in arresto e condannato per reati analoghi.

L’ordinanza di custodia cautelare della donna è stata eseguita nel comune di Pozzallo, dove attualmente vive e dove è stata più volte tratta in arresto, quella dell’uomo in carcere, dove già si trovava sempre per reati in materia di stupefacenti. Le indagini che hanno portato agli arrestati erano iniziate nel settembre del 2015, dopo il decesso per overdose di un tossicodipendente che aveva acquistato lo stupefacente a Pozzallo, proprio da Rheydouni. Eroina ed hashish erano le sostanze per le quali la coppia si era ricavata una fetta di mercato illegale. Il prezzo di una dose variava dai 20 ai 50 euro e ogni tossicodipendente si riforniva a casa dei due anche tre volte a settimana.

BARRERA MARIA 21.07.1982 MODICA Rheydouni Mustapha nato Marocco 24.12.1970

La richiesta di applicazione delle misure cautelari è stata accolta dal G.I.P. Tribunale di Ragusa ed eseguita dagli agenti del Commissariato di Modica. Alla donna, che svolgeva un ruolo di minor rilievo nella attività di spaccio, sono stati concessi gli arresti domiciliari con la prescrizione di non allontanarsi dal comune di Pozzallo senza autorizzazione del giudice e di non comunicare con persone diverse da quelle con cui convive, mentre al suo compagno è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, nel quale, come detto, si trovava già.