Omicidio di Salvatore Nicosia (‘Turi Mazinga’), 30 anni a Giacomo Iannello

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La foto della vittima e il luogo dell'omicidio

Trent’anni di reclusione. È questa la sentenza pronunciata dal Gup del Tribunale di Ragusa Andrea Reale nei confronti di Giacomo Iannello, messinese, ma residente a Vittoria. L’uomo era accusato di avere organizzato l’omicidio premeditato di Salvatore Nicosia, conosciuto come ‘Turi Mazinga’. Il commerciante di autoricambi venne freddato a colpi di fucile il 12 settembre del 2016.

Il processo si è celebrato con il rito abbreviato.

Sedici anni per il padre di Giacomo, Carmelo Iannello, 74 anni, e per Giuseppe Scionti, 29 anni. Dieci anni di reclusione per Yvan Cacciolla. 

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, a commettere il delitto sarebbero stati Carmelo Iannello e Giuseppe Scionti, mentre Giacomo li avrebbe attesi per la fuga.

Cacciolla, invece, era comunque a conoscenza, secondo l’accusa, della spedizione di morte che è stata messa in atto il 12 settembre del 2016.

Tra Nicosia e Giacomo Iannello ci sarebbero state delle liti per circa un anno, per il pagamento di debito del secondo nei confronti della vittima.