Area cargo al Pio La Torre, Spataro: “Si farà e abbiamo già deciso in che modo”

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Il cargo all’aeroporto di Comiso si farà, o meglio, questa è la nostra intenzione”. A dirlo è il sindaco Filippo Spataro, reduce da due incontri serviti per fare il punto sull’iter del progetto. Il primo si è svolto a Palermo alla fine di gennaio con l’Aeronautica Militare, il Ministero della Difesa, la Soaco, l’agenzia del demanio, l’Enac e la Regione. Si è trattato di un tavolo tecnico convocato a seguito della richiesta del Comune di farsi cedere tutta la parte americana della base, ossia quella retrostante l’aerostazione. Richiesta che adesso è al vaglio, a Roma, di tutti i soggetti interessati, al fine di definire le modalità e i tempi di concessione.

L’ex zona Usaf, compresa l’area gamma, sono di pertinenza del Ministero della Difesa, e al termine dell’incontro palermitano è stato stabilito di rivedersi tutti entro i primi di giugno.

Il secondo incontro si è svolto alla presenza dell’avvocato Giombattista Scapellato, che si sta occupando dello studio di fattibilità dell’area cargo. “Quest’ultimo – afferma Spataro – ci ha proposto tre soluzioni: la procedura di iniziativa pubblica, la procedura competitiva con negoziazione e il project financing, ma quest’ultima è, di sicuro, la più semplice e la più percorribile, non a caso è uno strumento che conosciamo bene e che abbiamo già utilizzato per la gestione di alcune strutture. A questo punto, il nostro legale procederà di conseguenza. Noi crediamo sul serio all’arricchimento del Pio La Torre con il servizio del cargo, che sarebbe un toccasana per la nostra economia, e stiamo lavorando per questo. I costi relativi al traffico Cargo- aggiunge poi Spataro – sono nettamente inferiori rispetto a quello passeggeri, e i ricavi di gran lunga maggiori. Se ne avvantaggia anche il territorio, che può commercializzare i suoi prodotti su mercati oggi irraggiungibili in tempi brevissimi. Il bacino di utenza del cargo, geograficamente più ampio rispetto a quello dei passeggeri, permetterebbe al nostro aeroscalo di divenire, concretamente, una piattaforma logistica strategica per tutta l’isola”.

Ma perché il project financing è la soluzione migliore? Lo si legge nell’incipit di una relazione a firma dello stesso avvocato Scapellato, e i motivi (che mettiamo in neretto) essenzialmente sono due: “Il project financing è una operazione di finanziamento a lungo termine in cui il rientro dell’ammontare del finanziamento è garantito dai flussi di cassa previsti dalla gestione dell’opera contenuta nel progetto. Il coinvolgimento dei soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e nel carico, totale o parziale, dei costi delle opere pubbliche prodromici agli utili dei ricavi futuri, ne rappresenta la caratteristica principale”.