‘Pinocchio nel paese dei farlocchi’, i bambini ‘invisibili’ c’insegnano ciò che conta

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Questa è casa mia e cercherò di darti tutto quello che potrò”: sono queste le prime parole che papà Geppetto pronuncia rivolto a suo figlio Pinocchio. Parole che assumono un significato profondo se a pronunciarle sono i cosiddetti bambini ‘’invisibili’’, che da attori provetti hanno portato in scena “Pinocchio nel paese dei farlocchi”.

Sul palco del teatro dei Salesiani, 20 bambini tra i 5 ed i 14 anni, figli di immigrati, delle famiglie di agricoltori di Marina di Acate, bimbi di tutte le provenienze, dall’Africa all’Europa del’Est. Un percorso inclusivo fortemente voluto dalla Caritas e dall’Ufficio Migrantes della Diocesi di Ragusa. Sono circa 200 i minori censiti dal Presidio Caritas di Marina di Acate, bambini che vivono da invisibili. Molti di loro non frequentano la scuola – quest’anno, anche grazie alla presenza della cooperativa Proxima sono stati accompagnati negli istituti scolastici e riportati a casa al termine delle lezioni. “Non hanno spazi di condivisione con i coetanei, lavorano come baby sitter all’interno o all’esterno della propria famiglia mentre gli adulti si trovano nelle serre – riferiscono padre Rosario Cavallo del progetto Migrantes, Domenico Leggio e Vincenzo La Monica della Caritas diocesana di Ragusa -. Alcune volte si recano essi stessi sui campi per lavorare. Tutti, in definitiva, sono privati della possibilità di vivere pienamente la propria infanzia o adolescenza”.

Un infanzia che traspare nella loro voglia di raccontare e di raccontarsi, dalla felicità di vedere tra il pubblico i loro genitori, i loro amici, che per una volta hanno lasciato il lavoro e si sono seduti, pieni di orgoglio con i volti bruciati dal sole e le mani spaccate dalla fatica del lavoro nei campi e nelle serre, a guardare i loro figli. Il testo è stato scritto da Fabio Guastella che ha curato anche la regia, e da Silvia Leggio. Il rispetto delle regole che paga sempre, la strada più facile che non sempre è quella giusta, il pentimento e la gioia della rinascita, il premio per un sacrificio fatto con il cuore. “Pinocchio nel paese dei farlocchi” è stato questo per tutti coloro che hanno assistito alla breve piece teatrale.

[Fonte Giada Drocker – Giornale di Sicilia]