“Il candidato di FdI sconfigge M5S”. Ma a Ragusa la Meloni ha solo il 3%

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A poche ore dal risultato elettorale che ha visto Peppe Cassì vincere la ‘sfida’ con Antonio Tringali, arrivano le congratulazioni da parte dei big della politica nazionale e regionale.

Già in nottata il post della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Che a Ragusa aveva un lista che appoggiava Cassì. Un risultato minimo, intorno al 3%, ma tanto basta all’esponente della destra per attaccare il ‘cartellino’ di uomo di Fratelli d’Italia a Cassì. Che in verità, in questa campagna elettorale, ha sempre cercato di smarcarsi rispetto ad appartenenze partitiche.

Che Fratelli d’Italia abbia contribuito (in una minima parte) al risultato finale è un dato di fatto, ma ovviamente il successo di Cassì va ben oltre e ha più direttrici, in buona parte nell’area di centrodestra, ma ha anche attinto agli scontenti dell’amministrazione pentastellata. E nell’ala più moderata del Pd, c’è chi ha puntato sull’ex capitano della Virtus.

I contorsionismi linguistici e mediatici non sono mancati, specialmente in queste settimane, per definire il progetto di Cassì, con il sostegno che va da Forza Italia a Fratelli d’Italia all’area moderata di Franco Antoci. Determinante (basta guardare ai nomi dei consiglieri comunali eletti) il lavoro di Ciccio Barone, tornato agguerrito e determinato dopo i 5 anni di ‘pausa’ di amministrazione Piccitto.

Il quotidiano La Repubblica lo definisce il “civico di centrodestra” “caratterizzato da posizioni anti-sistema ma non sgradito ai salotti buoni”. 

Da oggi, più semplicemente, è il sindaco di Ragusa. Lo si valuterà dalle scelte e dallo stile dell’azione amministrativa.