Marina di Ragusa ha reso omaggio alla sua patrona

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Uno straordinario fervore religioso. Oltre a fede e devozione di grande intensità. Sono gli elementi caratterizzanti la festa solenne più attesa dell’anno a Marina di Ragusa. Una festa che è tornata a riproporsi, ieri, nel segno della tradizione. Da metà pomeriggio e sino a tarda sera, con la processione in occasione delle celebrazioni in onore della Madonna di Portosalvo, a migliaia i fedeli che hanno seguito il tragitto del simulacro dalla chiesa al porto turistico con il consueto e sempre suggestivo imbarco. La traversata a mare, però, è stata caratterizzata dalle condizioni meteomarine non proprio ineccepibili.

E per questo motivo si è reso necessario, giocoforza, ridurre il tragitto. I fedeli presenti a Marina di Ragusa hanno comunque potuto rendere omaggio nella maniera migliore alla Madonna. La processione, che ha visto la presenza del parroco don Riccardo Bocchieri oltre che di altri sacerdoti (tra cui don Mauro Nicosia, don Pippo Occhipinti), con le autorità civili (c’erano, tra gli altri, il sindaco, Giuseppe Cassì, con i componenti della Giunta municipale, oltre a numerosi consiglieri comunali) e militari, si è tenuta rispettando, sulla terraferma, l’itinerario previsto per far sì che la Madonna proveniente dal mare potesse benedire i propri “figli” in trepida attesa lungo le vie della frazione rivierasca.

La processione è stata accompagnata dal corpo bandistico Francesco Cilea e Franco Tedesco di Castel di Iudica che già in mattinata aveva animato il risveglio musicale con il giro per alcune vie cittadine. A garantire l’ordine pubblico c’erano i carabinieri della locale Stazione, la polizia di Stato e gli agenti della polizia locale. Subito dopo l’imbarco, il parroco, don Riccardo Bocchieri, ha letto la benedizione al mare. “Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie – ha declamato tra l’altro il sacerdote – Dio di provvidenza infinita, per i grandi segni del tuo amore profusi nel corso dei secoli sulle generazioni umane che hanno solcato le vie del mare. Per tua grazia, Signore, i nostri padri, che ci trasmisero i segreti del navigare, ci hanno insegnato a vedere nell’immensità delle acque le orme della tua presenza; e con gli strumenti di quella difficile arte ci hanno consegnato la bussola della fede e il timone della speranza”.

Dopo lo sbarco, la stessa processione è proseguita per le vie della frazione rivierasca sino al rientro in chiesa a tarda sera contrappuntato, dopo la mezzanotte, dallo sparo di fuochi d’artificio.