Capigruppo consiliari costretti a pagare?

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Ancora nulla di ufficiale, ma sono controlli che si stanno eseguendo. Pare che in base ad una sentenza della Corte Costituzionale, ai componenti della Conferenza dei capigruppo consiliari non debba spettare alcun gettone di presenza. L’argomento, al momento, sarebbe al vaglio dei uffici finanziari e amministrativi di Palazzo dell’Aquila. Pare, inoltre, che all’interno della sentenza ci sia un passaggio in cui si specifica che non debbano essere pagate quelle riunioni convocate per la discussione delle calendarizzazioni delle sedute dello stesso organismo e per la programmazione delle convocazioni del Consiglio comunale. Se così fosse, e al momento non si hanno certezze, ma soltanto ipotesi, i capigruppo consiliari saranno chiamati a restuire alle casse comunali quanto percepito per quelle sedute in cui si è esclusivamente discusso di programmazione dei lavori della conferenza stessa e del Consiglio comunale. E’ assolutamente ovvio che tale notizia, seppur ancora da approfondire, abbia lasciato tramortiti i capigruppo consiliari di Palazzo dell’Aquila che non si escluderebbe debbano restituire le somme percepite. Ma tale sentenza, verrebbe da chiedersi, come mai non è stata presa in considerazione finora? Ed inoltre a quale periodo si riferisce, soltanto all’attuale legislatura o anche a quella precedente? Tutte domande a cui a breve una risposta dovrà esser data e che potrebbe creare molteplici malcontenti! Intanto oltre ad approfondire la sentenza, gli uffici stanno controllando tutti i verbali delle sedute della Conferenza dei capigruppo per individuare, eventualmente, quale possa essere la somma che i consiglieri dovrebbero cacciar fuori.