Stop a primarie e secondo circolo: interviene il Pd regionale

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Primarie congelate a Ragusa e negli altri comuni iblei, chiamati alle urne a fine maggio. Secondo Circolo stoppato e primarie congelate se: “costituirebbero, infatti, passaggi politici che potrebbero non coincidere, pur nel rispetto del principio di sussidiarietà, con quanto i livelli regionale e nazionale (considerato che si tratta di un comune capoluogo), riterranno utile e, soprattutto, potrebbero alimentare divisioni e contrapposizioni che, in questa fase, non possiamo assolutamente permetterci”.
E’ uno dei passaggi più salienti contenuti nella lettera che Enzo Napoli, Coordinatore dell’Esecutivo Regionale del Partito Democratico, ha trasmesso al Segretario provinciale di Ragusa Salvatore Zago, e a quello del capoluogo Giuseppe Calabrese. Nella missiva si continua a leggere: “considerata la delicata fase post-elettorale e viste le diverse iniziative già avviate in preparazione delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione del Sindaco della città di Ragusa, d’accordo con la Segreteria Nazionale del Partito, vi invitiamo caldamente a soprassedere ad ogni attività in tal senso, in attesa che la Direzione Regionale definisca compiutamente il percorso che porterà il partito ad affrontare il prossimo turno elettorale”.
A prendere atto delle disposizioni contenute nella nota di Enzo Napoli, è il segretario cittadino di Ragusa. Calabrese comunica che: “nel rispetto dei livelli superiori del partito, sono da ritenersi sospese le scadenze che democraticamente il coordinamento locale del circolo del capoluogo aveva fissato per le primarie aperte di coalizione, senza abdicare al ruolo che i territori possiedono nella individuazione di percorsi politici locali… Lunedì a Palermo – continua Calabrese – si terrà una direzione regionale in cui si parlerà anche del caso Ragusa e delle possibili alleanze che si potrebbero prospettare per arrivare al governo della città. Subito dopo mi impegno a convocare nuovamente il coordinamento per decidere percorsi, candidature e coalizioni. Auspico, da segretario, che anche altri dirigenti ripensino e rinuncino a scelte votate alla divisione, che potrebbero solo far male al Pd”.
A intervenire – su richiesta della redazione – è stata Angela Barone, componente del Pd ragusano. La stessa fa diverse precisazioni, iniziando da fatto che della direzione regionale fanno parte, oltre a lei, anche il Segretario provinciale Zago, l’on. Digiacomo, il sen. Battaglia, la sen. Padua, il segretario Calabrese e il sindaco Iurato, e nell’ordine del giorno avuto non esiste alcun punto che si rifaccia “al caso Ragusa”, di cui parla il segretario Calabrese.
Fatto questo distinguo la Barone evidenzia di non aver avuto ufficialmente notizia della lettera a firma di Enzo Napoli e rilascia la seguente dichiarazione: “La questione del secondo circolo del Partito Democratico a Ragusa, per il quale si è in una fase preparatoria anche in termini costitutivi, non può essere considerata una divisione. Il nostro criterio è l’arricchimento. Non so chi abbia ipotizzato divisioni. Noi siamo dentro il Partito Democratico, fieri di esserlo. E siamo orgogliosi che tale arricchimento possa essere concretizzato nell’avere due sedi del Pd nella stessa città. A chi ci avrebbe equiparati ai dissidenti dell’Udc, rispondo che si tratta di una conclusione assolutamente errata e di un paragone che non regge. I 29 dell’Udc sono usciti dal loro partito, autosospendendosi; noi siamo totalmente dentro il Pd, con la voglia e l’impegno a renderlo ancora più rappresentativo. Ben lieti comunque che lunedi in direzione regionale venga affrontato questo “Caso Ragusa”; sarà mio e nostro impegno spiegare motivazioni e finalità del secondo circolo in città”.