Il centrodestra fa sintesi e punta su Salvo Mallia

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Dopo tanti incontri, convergenze e divisioni, dibattiti e confronti, alla fine oggi pomeriggio la coalizione di centrodestra a Ragusa, ha fatto sintesi sul nome del candidato sindaco unitario. Si tratta di Salvo Mallia, esponente di spicco del PdL.
La decisione è stata presa oggi pomeriggio tra il PdL, appunto, Grande Sud, La Destra e Idee per Ragusa di Ciccio Barone che hanno fatto sintesi.
A rompere gli indugi è stato il neo parlamentare di Grande Sud, Giovanni Mauro che riconoscendo al PdL il ruolo di maggior partito della coalizione, per iscritti e consensi, ha chiesto agli altri due aspiranti candidati sindaco, Ciccio Barone per la lista civica Idee per Ragusa e a Filippo Frasca, in quota Grande Sud, di compiere un passo indietro per il bene della unità della coalizione. Il tutto a totale vantaggio del candidato sindaco che in altre occasioni era stato già espresso dal Popolo della Libertà, ossia Salvo Mallia, ex amministratore provinciale ed anche ex vicepresidente della Provincia regionale di Ragusa.
Insomma un amministratore di grande corso, che da oggi pomeriggio, è il candidato del centrodestra, e che dovrebbe essere sostenuto anche dal movimento “Pensare Ibleo” di Enzo Pelligra che in passato aveva avuto modo di chiarire che, in caso di unità nel centrodestra ragusano, anche “Pensare Ibleo” avrebbe sostenuto la candidatura indicata dal tavolo di concertazione.
Insomma pare che un altro candidato sindaco ufficiale si aggiunga alla rosa di nomi già in circolazione per il voto del 9 e 10 giugno. Si attende ovviamente l’ufficializzazione della candidatura da parte del partito di riferimento, della coalizione e dello stesso Salvo Mallia che dovrà accettare l’investitura a candidato sindaco ricevuta. Ma si dovrebbe trattare soltanto di passaggi burocratici, e non certo sostanziali, rispetto la decisione già presa. Le tante strette di mano di oggi pomeriggio, anche se non propriamente calorose, non dovrebbero far presagire cambi di rotta dell’ultima ora. Anche se in politica tutto può accadere e non sarebbe la prima volta che un candidato a sindaco o a presidente, lo rimanga per le sole 24 ore successive dall’indicazione iniziale ricevuta.