Grande commozione per l’intitolazione dell’Aula consiliare a Paolo Garofalo

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Da ieri sera l’Aula consiliare di Palazzo San Domenico porta il nome di una delle persone che più tempo vi ha speso per il bene di Modica: Paolo Garofalo, amatissimo vicesindaco, prematuramente scomparso un anno fa.

L’anniversario è stato l’occasione per la cerimonia di commemorazione che si è svolta ieri sera, partecipatissima e intensa di emozione e commozione.

E’ stata la moglie, Alessandra, presenti i figli Giorgio e Antonio, a svelare il drappo dalla targa che da oggi campeggerà all’ingresso dell’Aula.

E sono stati poi il sindaco Antonello Buscema e il presidente del Consiglio comunale Carmelo Scarso a ricordare la figura di Paolo Garofalo e le sue caratteristiche di sincerità, autenticità, ironia e grande generosità.

“Un anno fa io – ha detto il sindaco Buscema – io e l’amministrazione e il Comune di Modica abbiamo perso uno dei più preziosi collaboratori. Presente e pronto a dare un amano, capace di consigliare, sdrammatizzare, risolvere piccoli e grandi problemi, sempre con il sorriso sulle labbra. Con lui ho condiviso la responsabilità del governo della Città, e ho trovato in lui una persona leale e rispettosa che quotidianamente dimostrava un attaccamento alla città e ai cittadini veramente straordinari. Oggi, ancora, la sua figura, il suo buon umore, le sue doti continueranno a mancare a tutti noi. Esempio di buona politica, generoso e altruista, riusciva con la sua bonomia a stemperare anche i momenti più difficili: un riferimento sicuro per andare avanti e continuare a governare la città.  Per questo Paolo rimarrà sempre nel cuore di Modica e dei modicani. A cominciare dal suo nome apposto in questa sala dove si riuniscono i consiglieri eletti in rappresentanza dei cittadini. E a questi eletti, quelli attuali e quelli che fra qualche mese verranno, vorrei dire di avere come punto di riferimento, ogni volta che entreranno e lavoreranno in quest’Aula, l’esempio del grande Paolo”.

Il ringraziamento della famiglia è stato affidato alle parole del fratello Corrado.