Manifestazione contro la chiusura di via Paestum

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Avviare il secondo tavolo delle trattative con le Ferrovie dello Stato, dopo quanto già fatto dal Prefetto Annunziato Vardè, per scongiurare la chiusura del passaggio a livello di via Paestum a Ragusa, con la conseguente edificazione di un muro divisorio. Temi oggi ribaditi dal comitato “No Muro in via Paestum” nel corso della manifestazione in cui cittadini, residenti e commercianti hanno chiesto un forte impegno alla deputazione nazionale e regionale, e ai rappresentanti politici per farsi carico di rinegoziare i termini della convenzione che era stata siglata nel 1996. Allora, sulla tratta, vi era il transito di ben 50 treni e le sbarre del passaggio a livello venivano chiuse manualmente. Oggi i treni sono ridotti a dieci e il passaggio a livello è automatizzato. Inoltre quindici anni fa vi era una capacità insediativa decisamente inferiore a quella attuale. Elementi questi che – a detta del comitato – dovrebbero indurre le Ferrovie dello Stato a rivedere quella convenzione. Il comitato inoltre chiede che, in assenza di amministrazione comunale, tutto venga congelato in attesa che si insedi il prossimo governo della città che avrà il compito di risolvere la questione. Come atto di protesta, infine, durante la manifestazione gli esercenti della zona hanno abbassato le saracinesche dei locali commerciali.

Intanto il deputato regionale Pippo Digiacomo ha ottenuto un incontro a Palermo, per martedì alle 16, con l’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta, alla presenza di una delegazione di residenti di via Paestum per affrontare la questione.