A Ragusa la 31esima assemblea del Movimento Italiano Casalinghe

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Aperta oggi a Ragusa la 31esima assemblea nazionale del Movimento Italiano Casalinghe presieduto a livello nazionale dalla presidente Tina Leonzi insieme alle vicepresidenti Camilla Occhionorelli e Concetta Fusco. All’hotel Mediterraneo Palace è stata la presidente regionale del movimento, la signora Giovannella Spina Barbagallo, a fare gli onori di casa e ad accogliere le socie del Moica provenienti da tutta Italia. Per molte di loro l’area iblea e la Sicilia erano sconosciute. Sono rimaste affascinate dalla bellezza dei luoghi, dall’enogastronomia di qualità e dall’ospitalità manifestata dalle colleghe siciliane.La presidente regionale del Moica, Spina Barbagallo, nel suo saluto ha sottolineato l’impegno profuso per organizzare per la prima volta a Ragusa l’assemblea nazionale e per offrire a tutte le casalinghe presenti uno spaccato dei manufatti artigianali e delle opere artistiche che al chiuso delle proprie case riescono a realizzare le socie. “Per me è stata una sfida – ha detto la Spina Barbagallo – e mi sono impegnata al massimo per offrire una degna accoglienza alle nostre socie di tutta Italia, proprio come era stato fatto lo scorso anno in occasione del trentennale del Moica a Roma”. Tra gli ospiti presenti anche il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso e il viceprefetto Maria Rita Cocciufa. Nel pomeriggio le relazioni del convegno nazionale sul tema “Il mondo che vogliamo”, ma già stamani alcuni argomenti sono stati anticipati. In particolare, come ha spiegato la presidente nazionale Tina Leonzi: “Trent’anni fa, quando è nato il Moica, i detrattori ci hanno detto che avremmo nuovamente spinto le casalinghe a restare dentro il focolare domestico. Trent’anni dopo possiamo dire a gran voce che avevano torto e che la strada verso l’emancipazione è stata ampiamente segnata. Noi ci battiamo per valorizzare l’importanza della figura della casalinga, manager della famiglia e donna impegnata nel suo ruolo educativo-assistenziale. Un impegno che ha anche un valore economico visto che il contributo del lavoro della casalinga, stimato attraverso studi universitari, non ultimo quello dell’Università di Firenze, risulta essere importantissimo per l’economia del PaeseUn Paese che le casalinghe del Moica immaginano unito e che attui azioni di mutuo aiuto, come ha chiesto la vicepresidente Camilla Occhionorelli lanciando il progetto “Una donna per amica, dal Nord al Sud”. “E’ un progetto che servirà ad avvicinare ancor di più le nostre casalinghe sia che risiedano al Nord che al Sud – ha detto la Occhionorelli – Per noi l’Italia è una sola, e questo congresso nazionale qui a Ragusa, così colorato e così partecipato ne è assolutamente la dimostrazione. Per questo motivo inviteremo le nostre casalinghe a non votare quei partiti che includono nei loro programmi azioni o interventi separatisti. Non vogliamo discriminazioni di nessun tipo. Se il Sud ha bisogno di risorse il Nord dovrà essere pronto a darle. Se c’è in famiglia un parente che ha le stampelle, bene allora l’altro parente non può far altro che aiutarlo. Così fanno le casalinghe del Moica, che siano d’esempio per tutti”. E per suggellare questa idea di un’Italia unita, durante l’esecuzione dell’inno nazionale ha sfilato una giovane ragazza, Elisabetta Cilia, indossando l’abito tricolore creato dallo stilista Antonio Palermo. Durante l’assemblea nazionale, che si concluderà domani mattina, viene presentato il libro di cucina curato dalla presidente regionale Spina Barbagallo con le ricette delle socie Moica di Ragusa, dal significativotitolo “A tavola con le cuoche del Moica – ovvero come prendere per la gola i mariti”, realizzato grazie al contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa.